XV Transmarathon del Parco al via da Sassano
Mi ritrovo, come spesso avviene nelle gare podistiche, nel gruppo di retroguardia degli ultimi venti. Qualcuno lo conosco, con altri è la prima volta che ci incontriamo, ma mi sembra già di conoscerli tutti
Ricordo ancora, una decina di anni fa, quando Roberto Funiciello mi chiamò per avere un sostegno per portare avanti il suo progetto di organizzare la Transmarathon del parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Con Tonino Marino, direttore della Bcc di Aquara, subito demmo la nostra disponibilità.
Non avrei mai immaginato che un giorno, il 20 agosto del 2018, mi sarei trovato ai nastri di partenza della XV edizione, sotto un cielo plumbeo e con la pioggia che inonda le strade a Silla di Sassano.
Francesco al momento di consegnarmi il pettorale, mi predice che alle 18:15, orario della partenza della gara, la pioggia cesserà.
Alle 18:00, i circa 150 atleti iscritti cominciano, pigramente, a riscaldarsi sotto la pioggia che continua a scendere …
Sono in tanti i atleti impegnati nel Circuito Cilento di Corsa, iscritti alla gara che si svolgerà in 4 tappe: Sassano, Monteforte-Trentinara, San Giovanni a Piro e Ceraso – Vallo della Lucania tra il 20 e il 24 agosto.
È un impegno fisico e psichico che non tutti si possono permettere. Anch’io ci ho pensato e ripensato molte volte prima di dare la mia adesione. Ma la vita è fatta di sfide con se stesso, ed io ho deciso di accettarla con lo spirito di “godermela” senza pensare a strafare.
Ci troviamo in contrada Silla di Sassano, tristemente assurta alle cronache per l’incidente che uccise dei ragazzi seduti davanti al bar da un’auto guidata da un loro conoscente che li investì in pieno.
È presente sia Tommaso Pellegrino, presidente del parco ma anche sindaco di Sassano, sia Vincenzo Inverso, componente del direttivo dell’ente e membro della giunta dell’ente, che prende parte alla gara. Padrino della manifestazione è Stefano Mei ex primatista italiano dei 10.000 m su pista.
Speaker è Marco Cascone, giornalista, atleta, allenatore …parla al mondo del podismo e dello sport dal blog https://marco-cascone.tumblr.com/.
Si parte quasi in sordina a causa della pioggia che dirada ma che è riuscita a tenere lontano Sassanesi. Davanti c’è la macchina di Covergenze con il segnalatore del tempo: si tratta di una gran bella certezza per gli atleti. Infatti, è Convergenze che, entrando da protagonista nel mondo delle gare podistiche in provincia di Salerno, ha consentito una svolta organizzativa decisiva all’intero circuito delle gare.
A questo punto c’è poca differenza se continuerà a piovere o se il tempo “si” concederà una pausa di “riflessione”, si corre verso Monte San Giacomo, l’altro quarto delle pendici del Cervati (gli altri due sono il lato Ovest: Piaggine e Valle dell’Angelo, e il lato Sud, Sanza).
La salita non è molto impegnativa ma è costante quindi mi metto al passo giusto per reggere i 5 Km che separano Silla dal centro del paese. Sulla sinistra si amplia la vista del “Vallo di Diano” che è un grande catino dove si raccoglie una infinità di borghi diventati più grandi dei paesi arroccati sulle pendici dei costoni rocciosi che dominano l’altipiano solcato dal fiume Tanagro.
Mi ritrovo, come spesso avviene nelle gare podistiche, nel gruppo di retroguardia degli ultimi venti. Qualcuno lo conosco, con altri è la prima volta che ci incontriamo. Un bambino di circa 10 anni ci accompagna fermandosi e ripartendo a fino all’ingresso del paese. Anche io, tento di reggere il passo del gruppetto di atleti con i quali ci alterniamo nell’avanguardia della retroguardia. In questa dimensione si può vivere con una certa rilassatezza l’impegno sportivo agonistico. Si tratta di continuare ad essere se stessi e navigare viaggiando nel “ventre” molle della gara provando e riprovando di dare il giusto contributo ad una evento che senza la massa grigia delle persone che seguono a ruota diventerebbe un’altra cosa …
All’arrivo a Monte San Giacomo c’è molta gente assiepata ai due lati della strada. Incita in modo convinto ognuno di noi chetransita nel bel centro del borgo che è l’ultimo tratto prima di tuffarci nella discesa che porta gli atleti al punto di partenza dove è posizionato il traguardo.
La strada è bagnata e richiede un po’ di attenzione nell’affrontare i tratti ripidi del percorso. Ma l’idea di avere alle spalle il tratto più duro mette le ali ai piedi. Si deve arrivare a Sassano capoluogo e poi scendere, ancora, fino a Silla.
Con i miei compagni di viaggio è un continuo alternarci al comando del gruppetto, ma in pianura sono loro a far valere la capacità di mantenere u ritmo più alto e costante. Io stesso evito di forzare per evitare di arrivare “sfatto” alla seconda tappa che si corre domani da Monteforte e Trentinara.
Nel lungo sterrato che taglia in due la campagna di Sassano è per me uncontinuo richiamarmi al rispetto di un ritmo adeguato alle mie potenzialità evitando di dare la “caccia” (si fa per dire) a chi vedo a 50 m davanti a me. Non mi guardo indietro per evitare di accendere un’altra spia nel mio orgoglio.
Giungo sul traguardo tirato ma non esausto. Bevo e mangio qualcosa dal buffet, saluto Tommaso Pellegrino, cerco e trovo i miei compagni di squadra dell’Atletica Sporting Calore per un arrivederci al giorno dopo, e parto con Gina che ha dovuto rinunciare alla sua passeggiata lungo un tratto del percorso causa pioggia.
Ricorderò sempre questo mio ingresso in punta di piedi nella dimensione del “maratoneta”, sia pure a tappe, quando deciderò di prendere parte alla mia prima vera maratona …