di Bartolo Scandizzo Un altro azzeramento della giunta, come hanno chiesto i consiglieri che lui ha convocato, Italo Voza non se la può permettere. Sarà un’integrazione limitata a sostituire i due assessori dimissionari, Crescenzio Franco e Franco Sica. Inoltre, il sindaco deve guardarsi le spalle da possibili ribaltoni nell’ultimo “miglio” per evitare di essere il terzo sindaco capaccese a non finire il mandato (gli altri due sono stati Enzo Sica e Pasquale Marino). Dovrebbe essere Pasquale Mazza, il ras dei voti della contrada Laura, il consigliere a subentrare in giunta e lasciare il posto in consiglio a Lucio Conforti uomo vicino a Franco Alfieri sindaco PD di Agropoli ma non iscritto alla sezione del partito capaccese. È notorio che anche Italo Voza è chiaramente targato PD, ma anche lui non la tessera! Vale la pena ricordare che l’unico consigliere PD, eletto con Voza, è Nino Pagano. Nell’ultima riunione del direttivo di giovedì 24 novembre il segretario ha chiesto e ottenuto un mandato a trattare con il sindaco per un avvicinamento, ma senza fare concessioni di sorta. In mattinata del 25/11, giorno in cui si dovrebbe risolvere la mini crisi, si è sparsa la voce che sia proprio il segretario del partito, Emanuele Sica, l’uomo su cui punta Voza per la seconda poltrona di assessore. I problemi di Voza non finiscono qui … I consiglieri Mimmo Nese e Tedesco non avrebbero risposto all’invito del sindaco né hanno fatto conoscere la loro opinione in merito alla crisi, altri due, Ciuccio e Marandino, avrebbero telefonato per dare il loro appoggio. Intanto, si sta dispiegando il riposizionamento di Franco Sica nel panorama, già affollato, dei candidati alla carica di sindaco. Sembra che l’abbandono della maggioranza non abbia intaccato il suo “patrimonio” di apprezzamenti conquistato negli anni a fianco di Voza che lui ha ringrazi nato per l’opportunità che gli ha dato. Dalla parte di Nicola Ragni c’è evidente euforia in quanto più cadono foglie e rami dall’albero di Voza, più cresce la considerazione che molti già hanno di lui: “È uno dei pochi che se dice che affronta un problema, lo fa e ti dà un risposta in tempi rapidi …” Sembra che per gli altri candidati ci sia solo la strada della semplificazione e, forse, proprio Gennaro De Caro e Tonino De Rosa potrebbero fare un passo l’uno verso l’altro un quanto da soli, allo stato delle cose, potrebbero trovare molte porte chiuse in termini di candidati disposti a spendersi contro le “corazzate” citate sopra. Infatti, i due gruppi potrebbero fare sintesi tra la coerenza dimostrata da De Caro e Tarallo nel condurre una battaglia nei confronti di Voza dai banchi dell’opposizione per 5 anni e la novità della discesa in campo di De Rosa che ha saputo aprire, insieme ad altri, strade nuove e interessanti nel campo della sanità capaccese ed oltre. Questo binomio potrebbe attirare nella sua orbita anche una parte consistente del PD che non è disposta a salire sul carro di Voza che, non è detto, sia del vincitore. Infine, dobbiamo rendere conto del fatto che Pasquale Marino, che avrebbe fatto qualche tentativo di riallacciare o ricucire la sua tela, sembra aver preso atto che non ci sono la condizioni per l’ennesima discesa in campo.
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