di Oreste Mottola13 A Capaccio Vittorio Merola è per tutti “il presidente del Mercato” , memoria storica e anima di quello che si appresta a diventare, dopo oltre 16 anni di attesa, “il Polo AgroAlimentare di Capaccio Paestum”. Nelle settimane scorse Merola è stato un po’ strattonato dai vari protagonisti della campagna elettorale e ora con una nota – “a nome mio personale e dell’intero Consorzio rappresentato” eccolo fare il punto della situazione. Ragionamento che inizia con una lunga premessa: “Ci sono opere che rappresentano l’apertura di una vera e propria “finestra” su quanto sia importante ed irrinunciabile l’intervento pubblico nei diversi settori di attività e, come nel caso di specie, nel settore primario che rappresenta il più rilevante nella Regione Campania. Il Polo Agroalimentare di Capaccio ne è la degna rappresentazione. L’idea progettuale, nata nel lontano 1997, ebbe anche una prima approvazione e finanziamento alla fine del 1999, ma non riuscì a trovare la sua realizzazione per una serie di ritardi e di circostanze sfavorevoli, ormai note a tutti”. I concessionari privati che operano nella struttura non se n’erano stati con le mani in mano. “Nel frattempo era stato anche acquistato il suolo sul quale realizzare in delocalizzazione il nuovo impianto e, nel corso dell’anno 2013, venne anche presentata alla Regione Campania nuova progettazione, maggiormente aggiornata e completa di strutture moderne e più rispondenti alle richieste del mercato, al fine di esaminare la possibilità di usufruire dei benefici finanziari previsti dal POR FESR 2007/2013. Tale ultima richiesta ottenne – racconta Merola – il parere favorevole della Regione Campania che ritenne di ammetterla a finanziamento pubblico”. E siamo al punto di dare i meriti a chi li ha avuti. E nell’elenco di Merola entrano Caldoro, il sindaco Voza e Fernando Zara. “Sono loro che hanno consentito, con il proprio sostegno e la convinta convenienza ed opportunità, di trovarci qui a rendere possibile un’idea progettuale e quindi meritevole di ricevere la gratitudine sentita, autentica ed incalcolabile da parte di chi in questa vicenda vede oggi la possibilità di coronare un progetto che, forse, qualche anno fà poteva sembrare di difficile realizzazione”. Merola è chiaro: “Caldoro fin dal primo istante ha riconosciuto la convenienza e validità della iniziativa proposta, definendola di rilevanza regionale, tanto da inserirla e sostenerla fra i Progetti Strategici della Regione. Oggi non può che ricevere oggi il nostro più sentito apprezzamento ed un leale e sincero “GRAZIE”. Un grazie anche al sindaco: “che ha subito accolto l’invito e confermato la completa disponibilità dell’Amministrazione tutta per dare pratica attuazione all’iniziativa progettuale attraverso l’impiego degli Uffici e delle strutture tecniche comunali”. C’è poi la gratitudine a Zara: “per il personale e costante impegno profuso in tutta la fase procedurale e propedeutica del progetto. Fin dal primo giorno si è posto al fianco ed ha fornito una continua collaborazione e contatti con i diversi uffici regionali per facilitare e snellire tutte le occorrenti procedure”. L’ultima considerazione di Merola è generale: ””La nuova opera consentirà all’intero comparto agricolo regionale di poter disporre di una struttura nuova, moderna, al passo con i tempi ed in grado di ampliare in misura rilevante un ventaglio di offerte di prodotti, capace di corrispondere maggiormente alle richieste sempre variabili del mondo della commercializzazione”. E così “il presidente del mercato” mette in chiaro le questioni. Oreste Mottola1
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