di Antonella Citro
Vincenzo Garofalo, assessore all’ambiente del comune di Sala Consilina è stato eletto consigliere nell’ATO Sa, dev’essere soddisfatto di questa nomina.
Sono stato eletto dal comitato dei sindaci come consigliere dell’ATO. È una soddisfazione che riguarda l’intero territorio del Vallo di Diano perché i sindaci mi hanno scelto in qualità di loro rappresentante. Sono in sostanza il terminale di quella volontà. Mi impegnerò innanzitutto per portare tutte le istanze di quest’area nell’ambito dell’ATO. Mi fa piacere ovviamente che sia io a rappresentare a livello provinciale il mio territorio. Spero di adempiere nel migliore dei modi la fiducia che i sindaci hanno riposto in me.
Cosa vuol dire rappresentare il Vallo di Diano e portare avanti le istanze del comprensorio?
Il nostro è un territorio che ha delle criticità però non credo ci siano criticità tali da definirlo come un sorvegliato speciale. È di certo un luogo che deve essere piuttosto preservato e deve essere valorizzato continuando quelle politiche di valorizzazione dell’ambiente che sono state intraprese nel corso degli anni. Sicuramente, anni fa, il Vallo di Diano ha fatto una scelta volta alla tutela del territorio e perciò dell’ambiente, scelta che ha condotto a raggiungere livelli altissimi di raccolta differenziata. Tuttavia, il Vallo ha delle criticità per quanto riguarda i rifiuti, rappresentati dalla gestione affidata al Consorzio Sa3, criticità che devono essere risolte al più presto nell’interesse di chi vi lavora e, soprattutto dei cittadini che vivono questo territorio.
A livello regionale sta cambiando qualcosa?
Sì a livello regionale sta cambiando qualcosa nel ciclo integrato dei rifiuti e nella raccolta dei rifiuti. Questa è una problematica che si dovrà ben presto affrontare a partire dall’impiantistica. In occasione del primo consiglio a cui prenderò parte, punterò senz’altro, sulla valorizzazione dell’ambiente e affronterò la questione delle tariffe perché il rischio è che un territorio virtuoso come il nostro, possa essere uniformato a territori meno virtuosi per quanto attiene la raccolta differenziata.
A proposito di politiche ambientali che vogliono preservare l’intera area, nel Vallo di Diano, la Shell vorrebbe rintracciare eventuali idrocarburi. Come vede questa richiesta?
Ciò non rientra nelle competenze dell’ATO. È sicuramente una storia che si ripete e che continua da parte delle multinazionali, manifestando la chiara volontà di perforare il suolo per rintracciare petrolio proprio come è avvenuto nella vicina Val d’Agri. È una scelta che come cittadini del Vallo di Diano, oltre che come amministratori, contrasteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione e in tutte le forme possibili. Dobbiamo unire le nostre forze affinché questo scempio non si verifichi.