Il timore del contagio, in Fase 2, ci sta rendendo tutti più vigili ed ossessionati al controllo. Chiusi in casa eravamo solidali e partecipi in una sorta di alleanza collettiva: lontani, ma vicini. Ora che siamo tornati a calcare il suolo sociale, invece, sfoggiamo un controllo paranoico e smisurato. Da dietro la mascherina guardiamo gli altri con timore e distacco. La nostra protezione di stoffa diventa di ferro. I nostri occhi scoperti non stanno sorridendo per i nuovi spazi ritrovati. Tutto questo non fa bene alla società e alla persona. Contro il virus serve ancora solidarietà e tanta responsabilità, non dita puntate.
Sociologi Ans Lombardia