Di Lucio Capo A piedi dal Cilento al Gargano, una passeggiata di 230 km Vienna Cammarota ha percorso 230 Km da Paestum a Manfredonia, una lunga passeggiata, durata dieci giorni, dal Cilento al tavoliere delle Puglie. Ha sfidato il freddo e attraversato paesaggi incantati, ha risalito e costeggiato montagne e colline, ha attraversato fiumi e paesi, ha incontrato genti e culture. È partita dall’Area Archeologica di Paestum il 7 novembre ed è arrivata a Manfredonia il 17 novembre. Un “Gran Tour” per sentieri, “separe” e “sdurrupi”, per dare voce ai luoghi, per descrivere e raccontare ambienti e paesaggi, per ascoltare i “cunti”, le leggende e le storie della gente, per conoscere tradizioni culturali e tipicità eno-gostronomiche. Nei 230 Km percorsi a piedi, Vienna Cammarota, ha dormito dove capitava, per terra, sotto qualche fronda o ospite presso qualche amico. Ha ripercorso gli antichi sentieri, in parte cancellati dalla furia distruttrice dell’uomo. Un viaggio che l’ha portata a risalire il fiume Sele fino alle sorgenti di Caposele, da dove parte l’acquedotto pugliese. In questo suo peregrinare, Vienna, è passata per Olevano sul Tusciano, ha attraversato Acerno, seguendo il fiume Ofanto è arrivata a Montella, Castelfranci, Paternopoli, attraverso il passo di Mirabella è arrivata a Montecalvario Irpino e poi Faeto. A metà del suo viaggio si è spalancato ai suoi occhi il Tavoliere delle Puglie, e, sotto i suoi piedi la piatta propaggine dell’Italia, la punta dello Stivale che si tuffa verso oriente, verso la Grecia, verso la Madre della nostra cultura e della nostra storia. Vienna ha raggiunto Troia, per poi avviarsi verso Foggia e infine è giunta a Manfredonia. In questo suo viaggio, Vienna Cammarota, non ha fatto solo un’escursione in qualità di Guida Ambientale Escursionistica, ma è stata anche messaggera di pace e amore. Non ha percorso solo sentieri, in parte obliterati dall’uomo, ma è anche andata alla ricerca di se stessa e dei luoghi che furono, incrociando i tratturi della Transumanza, il cammino Micaelico, la via Francigena, la via Longobardorum, antiche strade di comunicazione oramai imbruttite dalle costruzioni, dall’asfalto e dal cemento. Il 17 novembre, Vienna Cammarota, finalmente è arrivata all’Oasi del Lago di Salso, sede del Parco Nazionale del Gargano, ed è stata festeggiata per la sua impresa. 230 Km. Per onorare l’anno dei cammini ed il Giubileo della Misericordia e per partecipare al XXIV Congresso nazionale delle Guide Italiane, che si è tenuto, dal 16 al 20 novembre, nel Parco Nazionale del Gargano. Un viaggio da Costa a Costa, dal Tirreno all’Adriatico, dal Cilento al Gargano, per incontrare, amare, capire.
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