Il centrodestra pensa già al nuovo governo. L’intenzione del nuovo governo è quella di non produrre nuovo debito, evitando scostamenti di bilancio.
Giorgia Meloni, che con ogni probabilità diventerà la prima premier donna in Italia, ha già messo nel mirino il sussidio per i disoccupati con l’obiettivo di modificarlo nella prossima legge di bilancio. Mentre la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza certifica un Pil in frenata e 10 miliardi di nuove entrate, la premier pensa di fare cassa risparmiando sul reddito di cittadinanza e probabilmente anche sui bonus edilizi. A farne le spese potrebbe essere sin da subito il reddito di cittadinanza, che potrebbe essere ritoccato già nella prima manovra varata dal governo a guida Fratelli d’Italia. L’idea che si profila è quella di non toccare la platea dei beneficiari, intervenendo sul numero delle offerte di lavoro che è possibile rifiutare, pena la decadenza del sussidio.
Il governo Meloni comincerà a lavorare alla riforma del reddito di cittadinanza puntando a migliorare drasticamente le politiche attive del lavoro, in modo da promuovere l’occupazione e l’inserimento lavorativo. Via il reddito di cittadinanza se rifiuti un lavoro? La premier ha parlato in più occasioni di abolizione. La prima mossa, però, sarà una modifica da infilare nella legge di bilancio. Secondo “Il Fatto Quotidiano” Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di Fratelli d’Italia, e Maurizio Leo, responsabile economico del partito, ci stanno già lavorando. La modifica riguarderà le offerte di lavoro: oggi il sussidio si perde nel caso in cui se ne rifiutano “due”, sia dai centri per l’impiego che dai privati. Fratelli d’Italia vuole ridurre le possibilità di rifiutare un lavoro a “una”. La volontà è anche quella di rafforzare il sistema dei controlli con l’obiettivo di scovare i “furbetti” che non ne hanno diritto. Una mossa che però a prima vista non dovrebbe portare molti risparmi alle casse dello Stato. Ma d’altro canto il mancato sfondamento di Fdi al Sud è dovuto proprio alla sua posizione sul reddito di cittadinanza. Francesco Lollobrigida, Capogruppo parlamentare di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, immagina un percorso guidato per la riforma fino all’abolizione. Un percorso graduale che preveda però che rimangano i sussidi per chi è disoccupato.
Inizialmente, quando il reddito di cittadinanza venne varato dal primo governo Conte, la legge prevedeva che il reddito di cittadinanza decadesse al rifiuto di ben tre proposte di lavoro. Draghi ha portato a due le proposte rifiutabili, dopo un duro braccio di ferro sulla decurtazione del sussidio. L’idea che si fa spazio nel centrodestra, per recuperare risorse, è quella di portare ancor più giù l’asticella, togliendo il reddito di cittadinanza già al primo rifiuto di un’offerta di lavoro.
Secondo Giorgia Meloni, da sempre contraria al Reddito di Cittadinanza, non è uno strumento utile ed adeguato alla formazione ed all’inserimento nel mercato del lavoro.
Di seguito riportiamo quanto indicato nel Programma Ufficiale di Fratelli d’Italia per le elezioni Politiche del 2022:
Uno Stato giusto garantisce una rete di protezione sociale a sostegno dei più fragili e delle persone in difficoltà, anche grazie al vasto mondo del Terzo settore e dei corpi intermedi. Bisogna riscoprire la reale solidarietà nazionale, combattendo ogni stortura.
Costruire un modello di ammortizzatori sociali universale per tutti i lavoratori: istituire una indennità di disoccupazione per gli autonomi che segua le stesse regole dell’indennità prevista per il lavoro dipendente; potenziare l’Iscro e ampliarne la platea dei beneficiari. Abolire il Reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico. Per chi è in grado di lavorare, percorsi di formazione e potenziamento delle politiche attive del lavoro. Innalzamento delle pensioni minime e sociali.
Trending
- Modelli internazionali per combattere lo spopolamento delle zone interne del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni
- 30 milioni alle scuole carcerarie, un emendamento alla Legge di Bilancio di Italia Viva
- Premio letterario “Crescere con le favole”, al via la 2° Edizione
- CGIL e UIL, sciopero generale per cambiare la manovra di bilancio
- 335 milioni per le palestre, una nuova cospicua ondata di denaro da destinare alla scuola
- Oggi, alla Camera, la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin. Presente Valditara.
- “Il ragazzo dai pantaloni rosa” fra polemiche e ammonimenti
- #NoiSiamoLeScuole a Savona