Al via i lavori del progetto “Velia, città delle acque”. Il Parco Archeologico di Elea-Velia – accorpato al Polo museale della Campania – sembra riavere la giusta attenzione. Il progetto – iniziato lo scorso anno e finanziato nell’ambito dei fondi PON “cultura e sviluppo” FESR 2014-2020 – riparte e punta al rilancio dell’area. Punti primari saranno la messa in sicurezza, il restauro, la valorizzazione dei monumenti e l’attivazione dei servizi.
Grande importanza alla tutela, alla valorizzazione e al rafforzamento del patrimonio storico-culturale. Il Parco è una delle aree archeologiche più importanti dell’Italia meridionale, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO e riconosciuto tra i grandi attrattori culturali della regione Campania. Perciò, con l’opportuna organizzazione, si punta ad attrarre maggiori visitatori. Migliorarne la fruizione turistica e culturale, d’altronde è stato uno dei punti su cui si è battuta la direttrice, Giovanna Scarano.
Al termine dei lavori, del valore di 1 milione e 900 mila euro –previsti entro la stagione estiva –si potrà accedere a nuove aree. Sarà accessibile una fonte, identificabile con quella che diede il nome ad Elea. Qui sono presenti anche complessi sistemi di canalizzazioni, costruiti dagli antichi eleati, costretti a convivere con i rischi di dissesto idrogeologico.Continuerà il restauro dell’area Terme ellenistiche. Si potrà, così, ammirare uno dei pochi edifici termali di età ellenistica tra quelli conservati in Magna Grecia e Sicilia.Dagli ultimi lavori di scavo e restauro è emerso un ambiente riscaldato; sistemi di conduzione del vapore; un’ampia vasca di forma rettangolare per il bagno caldo; un vano per piccole vasche di terracotta, destinate al bagno individuale.
Risultati importanti per testimoniare l’importanza del nostro passato, da trasmettere soprattutto alle giovani generazioni.
L’idea è di adornare il percorso che conduce all’Acropoli con una vegetazione appropriata alla macchia mediterranea, tipica della zona. Del resto, lo scorso settembre i primi provvedimenti avevano interessato l’eliminazione di erbe infestanti.
In ultimo, previsti anche interventi di messa in sicurezza. Il potenziamento dell’impianto di illuminazione e del sistema antincendio.