Avevo 11 anni quando misi piede per la prima volta a Velia, patria di Parmenide e Zenone. Non vi andai per visitare l’area archeologica, mi ci portarono i sacerdoti che svolgevano l’opera educativa all’interno del seminario di Vallo della Lucania dove ero arrivato un anno prima in forza di una “vocazione” poi sfumata alla fine della 3^ Media.
La struttura era stata realizzata per volere dell’allora vescovo della diocesi, Monsignor Biagio D’Agostino, per consentire ai seminaristi e sacerdoti della diocesi di godere di sole e mare durante le vacanze estive in una struttura “protetta” da occhi indiscreti.
Per me, cresciuto ai piedi del monte Cervati (1899 m) e che avevo preso confidenza con l’acqua nelle prime anse del fiume Calore, scorazzare liberamente sulla sabbia e tuffarmi nel mare fu un vero “tuffo” nella modernità ….
Oggi quella vetusta struttura è stata ceduta ad una società che l’ha acquisita con lo scopo di trasformarla in un resort di lusso che dovrà accogliere turisti provenienti da ogni dove. Si spera che le risorse recuperate dalla Diocesi di Vallo della Lucania siano state destinate ad opere di bene.
Ad Ascea Marina non è l’unico immobile decaduto che mi ritorna alla mente … Sto pensando al Grand hotel Magna Grecia anch’esso decaduto al rango poco encomiabile di rudere che fa la sua brutta e inquietante figura proprio a ridosso dell’area archeologica.
Anche questo immobile mi fa ricordare un’altra fase di svolta della mia vita … Di anni ne avevo 19, frequentavo il 2° anno dell’ISEF (Istituo Superiore di Educazione Fisica) a Napoli e insegnavo come supplente nella scuola media di Piaggine, il mio paese, e Bellosguardo, un borgo vicino. Su proposta del preside, di cui non ricordo il nome ma restano vivi in me la sua vivacità intellettuale e i suoi atteggiamenti paterni, protettivi e stimolanti di cui mi fece dono, ci recammo proprio in questo hotel dove consumammo un momento conviviale di fine anno scolastico che radunò insieme a lui i docenti che insegnavano in quelle scuole da lui dirette.
Sia la struttura della diocesi sia l’hotel ridotto a rudere hanno un futuro da ricostruire sulla loro storia. Certo, bisogna farlo con gusto e attenzione, ma non si può gridare allo scandalo per progetti di riuso quando ad Ascea Marina non si contano le strutture ricettive e le centinaia di villette spuntate come funghi sulla costa e sulla pianura dell’Alento.
Pertanto, fa bene chi alza la voce per richiamare l’attenzione di chi ha responsabilità decisionali a prestare attenzione, ma è anche necessario andare oltre e immaginare il futuro anche per chi o per cosa ha ancora qualcosa da “dire”, nell’interesse generale delle future generazioni visto che è impensabile tenerle così come sono o addirittura abbattere!
Trending
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025
- Modelli internazionali per combattere lo spopolamento delle zone interne del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni
- 30 milioni alle scuole carcerarie, un emendamento alla Legge di Bilancio di Italia Viva
- Premio letterario “Crescere con le favole”, al via la 2° Edizione
- CGIL e UIL, sciopero generale per cambiare la manovra di bilancio
- 335 milioni per le palestre, una nuova cospicua ondata di denaro da destinare alla scuola
- Oggi, alla Camera, la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin. Presente Valditara.
- “Il ragazzo dai pantaloni rosa” fra polemiche e ammonimenti