Nel passo odierno del Vangelo Gesù, prendendo spunto dalle usanze matrimoniali del suo tempo, racconta la parabola delle dieci vergini che aspettano lo sposo: cinque sagge prendono l’olio per le loro lampade, cinque stolte non lo fanno.
In un matrimonio di solito è la sposa a tardare. Nel racconto di Matteo invece lo sposo è in ritardo. Le vergini nell’attesa si addormentano. All’arrivo dello sposo solo le sagge preparano le loro lampade ed entrano alla festa di nozze, le stolte restano fuori. La porta si chiude.
La parabola è molto nota e ci invita a profonde riflessioni.
Nella nostra quotidianità le prove della vita, imprevedibili, sono tante. Per questo dobbiamo essere organizzati per cogliere le opportunità che ci si presentano ma pronti ad affrontare qualsiasi imprevisto possa capitare.
Sommersi dalle tante cose da fare, distratti dal ritmo frenetico della vita, non sempre siamo capaci di tenerci vigili sulle cose più importanti. Se capita poi di attraversare periodi di stanchezza, di difficoltà, la vita ci appare faticosa, buia.
Non scoraggiamoci mai però! Ci sarà sempre una voce pronta a scuoterci, a risvegliarci, una lampada che darà luce alla nostra esistenza e alle nostre scelte. La parabola odierna ci esorta ad una attesa vigilante per accogliere la venuta del Signore, pronti al passaggio alla vita eterna.
L’ora in cui il Signore verrà non la sappiamo perciò non dobbiamo addormentarci. L’olio delle lampade, la nostra fede, non deve mancare. Non possiamo poi prestarlo e nessuno può pretenderlo dagli altri. E’ essenziale per mantenere accese le lampade che illuminano il nostro cammino.
Il ritardo dello sposo nella parabola è il ritardo che sembra avere Dio quando ci chiediamo dove sia o quando, nei momenti di bisogno, non lo vediamo intervenire. In questi casi non addormentiamoci! Rimaniamo vigili per non essere colti di sorpresa poi dal suo arrivo.
Viviamo l’attesa del Signore con una costante disponibilità al servizio degli altri e non rimandiamo le buone azioni perché non possiamo sapere quando ci sarà l’opportunità di fare del bene. Ricordiamoci che predisporci all’incontro con il Signore dà senso alla vita, non ci porta a guardare solo verso il futuro nel Regno di Dio, ma sollecita il nostro sguardo alla vita cristiana nel presente.
L’attesa vigilante apre il cuore alla gioia.
Santa domenica in famiglia