Volti “nuovi” su sindaci “vecchi”. Potrebbe riassumersi così, con un pizzico di ironia, quanto accaduto nel Vallo di Diano in occasione delle recenti elezioni comunali. In 2 dei 3 paesi chiamati a rinnovare il Consiglio comunale – Sassano e Polla – il primo cittadino è cambiato rispetto all’ultimo quinquennio, ma in entrambi i casi si tratta di candidati che hanno già vestito i panni di sindaco in passato. Nel centro sassanese Domenico Rubino, 68 anni, infatti, ha ricoperto tale carica dal 2005 al 2010, prima dell’avvento di Tommaso Pellegrino.
A Polla, Massimo Loviso, vice del sindaco di sempre Rocco Giuliano, scomparso lo scorso maggio, è stato primo cittadino dal 2004 al 2012.
L’unica “prima volta” di queste comunali è stata rappresentata dalla piccola cittadina di Pertosa, dove Domenico Barba, 36 anni, è subentrato a Michele Caggiano, dopo aver vestito i panni del vice di quest’ultimo.
Insomma, se le elezioni regionali hanno riservato più di una sorpresa, facendo sì che per la prima volta che il Vallo di Diano possa avere 2 rappresentati in Consiglio regionale, le comunali hanno rispettato i pronostici della vigilia.
A Sassano l’affermazione della lista di Rubino ha posto fine alla parabola di Pellegrino e del suo gruppo. Il neo consigliere regionale, dopo i 2 mandati consecutivi, non si è potuto ripresentare, scegliendo anche di non entrare in lista, preferendo concentrare le proprie energie su Italia Viva e sulla candidatura regionale.
A Polla, la scomparsa del primo cittadino ha chiamato i cittadini alle urne dopo soli 2 anni dall’ultima volta. Tutto nel segno della continuità, anche in ottica Giuliano. A Rocco, infatti, è subentrato nella maggioranza consiliare il figlio Vincenzo.
Due personalità molto differenti, quelle di Pellegrino e Giuliano, ma che negli ultimi 10 anni, ognuno a suo modo, hanno caratterizzato fortemente le proprie comunità e non solo. Così come ha fatto Michele Caggiano il quale ha indossato la fascia di sindaco di Pertosa negli ultimi 15 anni.
Dunque, 3 amministratori di riferimento in meno e 2 consiglieri regionali in più. Messa così si direbbe che al Vallo di Diano sia andata di lusso. E in effetti 2 consiglieri di maggioranza a Palazzo Santa Lucia rappresentano un evento senza precedenti per il territorio e che molto difficilmente potrà ripetersi.
Al tempo stesso le singole comunità, in attesa di capire quanto e cosa potrà prodursi in Regione, dovranno ripartire con una guida nuova (al di là della continuità in termini di lista o meno).
Si chiudono, quindi, per il Vallo 3 significative pagine amministrative fortemente caratterizzare dai rispettivi principali rappresentanti e se ne aprono 2 regionali che il comprensorio si augura possano, per una volta, comporre un libro con il lieto fine.
Cono D’Elia