di Nicola Nicoletti “Se per loro contano i fatti per noi, ogni sera, contano i numeri. Quelli delle chiusure di cassa dimezzate da quando hanno chiuso Via De Mattia e da quando i lavori bloccano piazza Vittorio Emanuele. Ma come potrebbero capirci i nostri amministratori? Guadagnare migliaia di euro al mese, senza problemi per maltempo, lavori in piazza, chiusure al transito o altro: è una sicurezza che non ha prezzo. In fondo li capisco pure”. È uno degli sfoghi dei commercianti di Vallo della Lucania alla risposta di Sansone, capogruppo di maggioranza al comune, a fronte alle difficoltà che la categoria denuncia da anni. Piazza Vittorio Emanuele è un cantiere aperto. Ruspe, picconi, pietre, fango. Scarpe sporche. Sono mesi di disagio e la gente, se può, fa assolutamente a meno di passarci. “I pericoli meglio evitarli per tutti”, spiega un nonno che accompagna a scuola le nipotine con un ombrellino. Adesso, verso le otto di sera, sembra un deserto. Le luci dei lampioni illuminano la rabbia di chi pulisce le vetrine dalla terra alzata dai mezzi meccanici. Non è stata l’opera della natura, come al Sele o al Mingardo, ma solo quella dell’uomo. Qualche settimana fa un tubo prese a schizzare acqua. Era davanti alla chiesa della Madonna delle Grazie. Le foto fecero il giro su internet. Poi, sulla biforcazione che scende a via Cafasso o fa salire al municipio, si creò un fosso sulla sabbia, dove le auto si bloccavano, e via con la prima per sbalzare fuori le ruote dalla buca. Oggi una lastra di metallo cerca di ovviare al problema. Ma il cruccio grande è la viabilità. Per chi sale dalle Poste c’è la fila creata proprio sull’ex convento Domenicano. Per chi viene dai giardini è uguale. La gente allora va per la variante, ma lì ci sono i pericoli per la circolazione veloce delle auto che, liberatesi dai lacci del centro storico, sfogano la rabbia di scappare via da Vallo della Lucania. È questo, infatti, il problema vero. Al di là da tutti i filosofismi apparsi anche dalle pagine di questo giornale, su Vallo è in atto la fuga dal paese. Tribunale e scuole l’hanno già praticata, essendo, nei fatti, alla periferia di Vallo della Lucania. “Le persone arrivano anche all’ospedale, fanno i loro sevizi e vanno via, senza passare per il paese”. Anche al centro le famiglie che vivono nella piazza sono oramai pochissime: quasi tutti i palazzi storici sono sfitti: sopra i portici e di fronte alle belle colonne simbolo di questo comune cilentano. Appartamenti su appartamenti vuoti. E anche i negozi stanno chiudendo sul porticato, una volta simbolo del commercio cilentano. Carmine, lì da anni con la sua frutta e verdura fresca, esprime la difficoltà dei clienti ad avvicinarsi alla sua vetrina ed entrare per la spesa. Figurarsi per chi volesse andarci e caricare l’auto di patate o pomodori. Anche per questo è stato protocollata la lettera al comune in cui si attendono risposte a richieste oramai strazianti.”Spett.le Amministrazione di Vallo della Lucania: Constatata le numerose difficoltà e disagi che i cantieri stanno procurando a chi ha attività commerciali in piazza Vittorio Emanuele e le relative diminuzioni di incasso giornaliero, i commercianti chiedono la riduzione e/o la soppressione della Tari,Tasi e Tosap. Nell’incontro con la nostra categoria il consigliere e capogruppo Celestino Sansone aveva annunciato la proposta dell’amministrazione di rivolgersi ai proprietari delle attività commerciali di Piazza Vittorio Emanuele al fine della riduzione degli affitti e ha assunto formale impegno di riduzione delle imposte comunali. Ci chiediamo quando tale atto sia stato messo in essere e quali le risposte degli stessi. Alla data odierna non sono pervenute comunicazioni ai commercianti che operano nell’ambito dell’attività dei lavori della piazza in merito all’impegno assunto, se sussistono le condizioni per la riduzioni delle imposte e chiediamo di darci comunicazione dell’esito (favorevole o negativo) della decisione assunta dall’Amministrazione. Inoltre i lavori hanno subito una modifica dell’organizzazione rispetto a quanto prospettato in data 30.7.2014”.
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