L’Amministrazione Comunale di Vallo della Lucania intende avviare un piano straordinario finalizzato alla sterilizzazione gratuita di cani padronali appartenenti a cittadini residenti, finanziata con contributo regionale. Alla Regione Campania il Comune di Vallo della Lucania ha fatto richiesta, ottenendola, della cifra massima (17.000,00 euro), con cui potrà sterilizzare 100 cani: 70 femmine e 30 maschi.
“Obiettivo della sterilizzazione è la riduzione del randagismo e delle spese per il mantenimento dei cani, che non meritano di vagare randagi o di stare chiusi nei canili” dichiara Virginia Casaburi, Consigliere del Comune di Vallo della Lucania con delega agli Eventi, al Turismo, allo Spettacolo e alla Tutela degli Animali. Rivolgendosi al cittadino che decide di adottare un cane, il Consigliere Virginia Casaburi ricorda che “è fondamentale che l’adozione sia responsabile: il primo passaggio è la microchippatura e il secondo passaggio è la sterilizzazione. Solo in questo modo si previene il randagismo ed è possibile la chiusura dei canili”; ed evidenzia come non sia giusto che le amministrazioni comunali si vedano costrette a investire denaro pubblico per tenere i cani in gabbia a vita: denaro che potrebbe essere investito nel sociale!
Come Vallo della Lucania, altri comuni cilentani sensibili al problema del randagismo stanno facendo richiesta alla Regione Campania per ottenere contributi da destinare alla sterilizzazione degli animali d’affezione. Se si riflette sul fatto che da una cucciolata di sei cani nel giro di dieci anni il numero degli animali potrebbe arrivare a più di 500, che la cifra annuale che un comune spende per tenere un cane chiuso in un canile si aggira tra i 1.000,00 e i 1.500,00 euro, che ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 150.000 cani, ci si rende conto che la ‘questione randagismo’, problema che riguarda più il Sud che il Nord, con la Campania che si piazza sul podio fra i primi posti, è un grave problema igienico-sanitario, sociale ed economico.
Il randagismo è una questione che non va sottovalutata perché porta sofferenze agli animali, rischi igienico – sanitari, investimento di denaro pubblico, problemi sociali. Ridurre il numero degli animali vaganti e contrastare il randagismo è un impegno gravoso che coinvolge le Amministrazioni Comunali, gli agenti delle forze dell’Ordine e i Servizi Veterinari dell’ASL, ma è anche una responsabilità che i proprietari degli animali d’affezione non possono ignorare.