Di Antonio Sarraino
E’ stata una serata emozionante quella che si è svolta a Felitto venerdì 7 febbraio 2025
Le persone che hanno assistito alla presentazione del libro Uvaspina, nella sala consiliare del comune di Felitto, messa gentilmente a disposizione dall’amministrazione locale, sono tornate a casa soddisfatte per aver potuto assistere ad un evento culturale di notevole spessore.
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Ma lo sono state ancora di più perché la protagonista era la scrittrice Monica Acito, cresciuta a Felitto.
Monica ha cominciato a scrivere fin da bambina per “I Piccoli” un giornale per l’infanzia. Ha poi conseguito il tesserino di giornalista collaborando con il Settimanale Unico ed oggi, grazie al suo romanzo di esordio, “Uvaspina” – Edizioni Bompiani, ha debuttato come scrittrice.
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Il suo romanzo ha ottenuto numerosi riconoscimenti a cominciare dall’essere selezionata nella cinquina finale del premio “Stresa” ed altri premi nazionali ed internazionali. Recentemente è arrivata anche la traduzione in francese di Laura Brignon.
L’evento, organizzato dal Gruppo Lettura Librinsieme (fondato un anno fa da Elena Morena e che ad oggi è un’interessante realtà del territorio cilentano) è stato un momento emozionante di confronto con l’autrice.
Monica si è dimostrata molto felice di poter raccontare del suo primo romanzo nel borgo natale. Il professore Donato di Stasi e la professoressa Giuseppina di Stasi, due membri del gruppo di lettura, hanno condotto la serata e parlato del libro ed, ovviamente, anche di Monica che hanno conosciuto bambina.
Sono state ben accolte anche le domande rivolte all’autrice da chi era seduto in platea che l’aula consiliare ha fatto fatica a contenere.
Durante l’incontro, Monica ha anche anticipato che un’azienda cinematografica si è già interessata alla produzione di un film. Inoltre, l’autrice, è già al lavoro e sta scrivendo un secondo romanzo nel quale il nostro Cilento avrà un ruolo importante.
Monica, sensibilmente emozionata per la bella accoglienza ricevuta nel suo paese, ha concluso la serata insieme alla sua famiglia prima di ripartire alla volta di Torino dove è “salita in cattedra” per trasferire il suo entusiamo per la scrittura e per la lettura alle giovani generazioni.