“La scuola deve restare al centro delle politiche di rilancio, nella fase di uscita dall’emergenza. Tema fondamentale è la lotta alle nuove disuguaglianze. In un tempo di trasformazione sociale, come quello in cui stiamo vivendo, dobbiamo ripensare la scuola. Sapendo che non esiste una soluzione solo nazionale: uscire dalla pandemia è un’azione collettiva. C’è un duro e lungo lavoro che ci aspetta insieme ai governi di tutti i Paesi. E l’Unesco deve operare per questo sforzo comune”
Si concluderà domani, 15 luglio, il Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile del 2021. Si sta svolgendo dal 6 luglio. Tema centrale del Forum è “La ripresa resiliente e sostenibile dalla pandemia del COVID-19 che promuove le dimensioni economiche, sociali e ambientali dello sviluppo sostenibile: costruzione di un percorso inclusivo ed efficace per il raggiungimento dell’Agenda 2030 nel contesto del Decennio di Azione per lo sviluppo sostenibile”. I Paesi che partecipano al Forum condividono le loro esperienze, inclusi i trionfi, le difficoltà e le lezioni apprese. I Voluntary National Reviews (VNR) si stanno adoperando per rafforzare le politiche e le istituzioni governative e per mobilitare il sostegno e le partnership multilaterali per l’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Si tratta di 44 Nazioni, tra cui San Marino. Hanno avanzato degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile come parte dei VNR. Il 6 luglio scorso, in occasione dell’apertura, è stato rilasciato il Rapporto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile di quest’anno. Il Rapporto tratta di come la pandemia abbia influito sull’avanzamento degli Obiettivi e restituisce un quadro preoccupante riguardo al ritmo con cui saremo in grado di adempire all’Agenda 2030. Il report è stato approntato dal Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite. Utilizza gli ultimi dati disponibili e affronta il progresso di ognuno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. A margine del Forum politico di alto livello per lo sviluppo sostenibile vi è traccia del Segmento ministeriale del Global Education Meeting 2021. Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ieri, 13 luglio, in videoconferenza, ha preso parte al Segmento ministeriale. “La scuola deve restare al centro delle politiche di rilancio, ha sostenuto il Ministro Bianchi, nella fase di uscita dall’emergenza. Tema fondamentale, come ribadito nel G20 Istruzione che si è tenuto a Catania, è la lotta alle nuove disuguaglianze. In un tempo di trasformazione sociale come quello in cui stiamo vivendo dobbiamo ripensare la scuola. Sapendo che non esiste una soluzione solo nazionale: uscire dalla pandemia è un’azione collettiva. C’è un duro e lungo lavoro che ci aspetta insieme ai governi di tutti i Paesi. E l’Unesco deve operare per questo sforzo comune”. L’importante incontro ha messo al centro temi di grande interesse. E’ stata considerata la proposta di migliorare e rendere più efficiente il meccanismo di cooperazione globale per l’istruzione, con l’obiettivo di favorire l’accelerazione del raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile 4 dell’Agenda 2030; il punto sulle misure e sulle lezioni apprese in risposta all’emergenza Covid-19; la presentazione del rapporto UNESCO-UNICEF-Banca Mondiale-OCSE sulle risposte educative nazionali alla chiusura delle scuole in seguito alla pandemia. Nel 2017 il Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo domandò l’istituzione di un gruppo di lavoro incaricato di elaborare una strategia nazionale per l’educazione alla cittadinanza globale (Gce). Dal gruppo derivò una Strategia. Il Comitato interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo approvò la Strategia italiana per l’Educazione alla cittadinanza globale: si integra con la nuova Educazione civica, ma si rivolge anche ad altri mondi oltre la scuola. Il Comitato a garanzia della cooperazione allo Sviluppo (Cics), ha compiuto, nel tempo, un ulteriore e importante passo verso il riconoscimento, nel nostro Paese, del ruolo fondamentale che l’Educazione alla cittadinanza globale riveste nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e nella creazione di società eque, sostenibili e pacifiche. “L’Aics ritiene l’Educazione alla cittadinanza globale uno dei settori prioritari della propria azione in quanto fornisce gli strumenti per la conoscenza, lo sviluppo di un pensiero critico e una maggiore consapevolezza del ruolo attivo che ognuno di noi può giocare nella costruzione di un mondo equo e sostenibile. Partendo da queste dichiarazioni, l’Italia si sta confrontando con il pubblico potenziale: non solo gli studenti o il mondo dell’istruzione, ma anche il mondo del lavoro”. Migliorare e rendere più efficiente il meccanismo di cooperazione globale per l’istruzione è un importante obiettivo e la scuola italiana fattivamente lavora anche per questo.
Emilio La Greca Romano