Il 2017 è stato l’anno in cui con il nostro partner Paperlit siamo approdati nell’era digitale della comunicazione giornalistica. Abbiamo creato l’applicazione per i cellulari e abbiamo ampliato il numero delle pagine dell’edizione digitale inviata via mail agli abbonati pur mantenendo l’edizione cartacea.
Sono oltre 30.000 le persone e le aziende che ricevono la copia di Unico: il 95% in formato digitale e il resto si è visto arrivare il giornale via posta. La spesa di produzione del settimanale è fissa, mentre le spese stampa e di distribuzione dei due formati hanno un impatto significativo sul nostro bilancio: a fronte del 5% di copie cartacee l’incidenza è di oltre il 50%.
Nel 2018, dopo aver meditato a lungo sui vantaggi e sulle conseguenze della scelta, è stata presa la decisione di non stampare e destinare le risorse liberate per migliorare la qualità del prodotto giornalistico investendo di più sulle persone che collaborano con noi.
In questo momento il pensiero va a quanti che nel corso di oltre 20 anni di attività hanno contribuito a rendere il nostro settimanale quello che oggi è: una voce autorevole, indipendente e testimone nel nostro tempo. Un rispettoso ringraziamento va ai tanti lettori che non hanno mai smesso di essere pungolo critico del nostro lavoro.
Nella nostra lunga storia abbiamo fatto molti cambiamenti! Tutti dettati dalla necessità di stare sempre un passo in avanti rispetto al mondo in cui operiamo. Questa è stata la chiave che ci ha consentito di avere sempre le porte aperte sul futuro. Anche questa volta gettiamo il cuore oltre la siepe con la speranza di poter, ancora una volta, rimanere sulla cresta dell’onda e continuare a rappresentare la realtà in cui siamo immersi e di cui siamo parte. Non ci sottraiamo alle nostre responsabilità di scegliere strade diverse da quelle percorse finora. Ma siamo certi che il sentiero tracciato nell’anno passato potrà, in breve tempo, rivelarsi una via moderna e attrezzata che consentirà al nostro giornale di continuare ad essere un protagonista della realtà in cui siamo immersi da sempre.