Il tema dell’Infinito è stato trattato innumerevoli volte,da artisti,filosofi,matematici,poeti.A titolo di esempi:in Letteratura,dal Leopardi nel suo capolavoro lirico,l’Idillio;dallo scienziato e filosofo francese Pascal,quando disquisì intorno all’infinitamente grande ed all’infinitamente piccolo (l’inverso dell’infinito,matematicamente,viene definito ‘infinitesimo’).In Arte, dall’incisore e grafico olandese Escher,che dedicò,in un ciclo (Periodo dell’Infinito) di 14 anni,dal 1956 al 1970,straordinarie creazioni intorno a tale tema,che apparve anche nella sua ultima opera (1969),‘Serpenti’.Concetto omologo, a livello di tempo indefinito, è l’Eterno:dunque,l’Infinito “spaziale” e l’Eterno “temporale”,sfuggendo a rigorose definizioni matematiche ed a qualunque misura,rappresentano,per noi tutti,“modelli elastici” la cui varietà è godibile esclusivamente in campo artistico e filosofico-religioso. D’altronde, sin dal periodo dell’Antica Grecia e lungo il corso di due millenni,l’inquietante concetto di Infinito si è disteso seguendo un tortuoso percorso ‘ondeggiante’;Gauss,il più grande matematico di sempre, sviluppò una linea di pensiero affine a quella d’un illustre predecessore,Aristotele:l’Infinito e l’Infinitesimo,idee analoghe al concetto di ‘Energia’.Semmai verrà svelato il mistero della Energia (in realtà nessuno di noi sa cosa sia l’Energia,essendo in grado soltanto di percepirne gli effetti) sarà possibile cogliere -assai parzialmente- il senso dei 2 Infiniti,l’Immenso e l’Immensamente Piccolo: un po’ come intuire il legame tra Attimo divino (lampo infinito) e Attimo terreno (lampo infinitesimo) ovvero attingere una posizione apicale per poi ritornare in una dimensione normale,”terrena”:stadi esistenziali ed un’unica impronta di originalità,caratterizzanti il singolare percorso di un personaggio che ha magnetizzato l’interesse dei mass-media dell’intero globo,Mons. Nunzio Scarano. Hanno scritto e parlato di lui in tutto il mondo.Lo conobbi nel 1976,quando mi legai con la mia attuale consorte Anna,ella mi presentò la sua parentela,consanguinea ed affine;nella quale,legata da affettuosa amicizia con mia suocera,vi era una simpatica signora contraddistinta dall’appellativo “la zarese” (originaria di Zara,città Croata),il cui figlio era Nunzio;il quale,da ragazzino,giocava con Anna, teneramente la chiamava ‘a Nennella’ ovvero ‘la piccoletta’. Nel citato periodo 1976,era studente universitario di Economia;mi colpirono,del futuro Monsignore,la raffinatezza,l’eleganza discorsiva,la cultura,ricordo alcune occasioni durante le quali conversammo intorno ad argomenti di carattere culturale e letterario. Divenne personaggio di estesa levatura in Vaticano (capo-contabile dell’Apsa, organismo gestente il patrimonio immobiliare e mobiliare del Vaticano) indi l’alto prelato viaggiava da Roma a Salerno per celebrare messe in occasione della scomparsa di congiunti,ed anche matrimoni di cugini e parenti.Io partecipavo a queste cerimonie,ricordo il suo carattere assai aperto,gli piaceva dialogare con tutti,aveva sempre qualche parolina di esortazione,di partecipazione,di sprone. Nel novembre 2019 il direttore del quotidiano ‘le Cronache’,Tommaso D’Angelo,attuò una rilevante vincente “stoccata giornalistica” consistente nella realizzazione di una intervista all’ex Monsignore,del quale sono ben note le problematiche correlate a corruzione,calunnia,riciclaggio ed esercizio abusivo di credito e usura;ed al quale,potrebbe essere associato taluno di questi Personaggi?L’”esaforme” Dalì, Prodi, Berlusconi,Andreotti… insomma il “canonico” pensiero comune che superficialmente giudica senza conoscere a fondo la personalità in un arco ampio 360°…Oppure l’effigie del Cristo sofferente? Attese le circostanze dell’aver còlto soltanto alcune specificità di egli, dell’inesistenza di supreme verità,della fallacia di qualunque terreno giudizio e dell’essere noi tutte fragili “Particelle atomiche di Dio” al quale un giorno esibire e rispondere dei nostri atti,erronei ed eroici.
Giuffrida Farina