Gaetano Puca, con il suo libro “Tradizioni e storia. Capaccio e il Cilento“, regala al lettore un viaggio emozionante attraverso le radici culturali di una terra unica e affascinante.
Il sottotitolo, “Un viaggio da Capaccio alla Valle del Calore Salernitano. Tradizioni religiose e popolari“, è già un invito a immergersi nelle profondità dell’anima cilentana, tra feste, riti e una storia che si intreccia indissolubilmente con il paesaggio e le persone.
L’opera è una celebrazione vibrante del Cilento, una terra che emerge con tutta la sua ricchezza storica, culturale e umana.
Puca ci guida nei borghi, tra le processioni delle feste patronali, dove la musica delle bande e i colori degli stendardi si fondono con le preghiere e la devozione popolare.
Ogni pagina sembra sussurrare racconti tramandati accanto al focolare: storie di santi e di una memoria collettiva che vive ancora oggi nei cuori di chi abita questi luoghi.
Un capitolo particolarmente suggestivo è dedicato alle tradizioni culinarie, dove il profumo dei dolci pasquali e delle castagne di Roccadaspide si mescola al ricordo delle lavorazioni tradizionali tramandate di generazione in generazione.
Attraverso descrizioni vivide e appassionate, Puca trasforma il semplice atto del cucinare in un rito che parla di appartenenza e identità.
Il libro non è soltanto una finestra sul passato, ma una riflessione sul presente e una proposta per il futuro.
Puca sottolinea con forza l’importanza di custodire questa eredità culturale per non smarrirsi in un mondo in continuo cambiamento.
Ogni rito, ogni festa, ogni tradizione rappresenta un tassello fondamentale di una memoria collettiva che non può e non deve essere dimenticata.
Attraverso una serie di articoli originariamente pubblicati sulla rivista “Il Saggio“ e arricchiti da immagini suggestive, l’autore offre un affresco completo e appassionante.
Il sommario è indicativo della ricchezza dell’opera: dalle attività lavorative tradizionali ai riti legati alla nascita, al matrimonio e alla morte, dalle feste religiose al Carnevale, fino alle credenze popolari.
Ogni tema è trattato con rigore storico e una passione narrativa che cattura l’attenzione del lettore.
Puca dedica ampio spazio anche a figure e luoghi simbolici del territorio: vescovi, rivoluzionari, monasteri, conventi e chiese.
Personaggi come Nicola Gregorio e Mons. Raffaele D’Ambrosio trovano spazio accanto alle vicende storiche legate alla diocesi di Capaccio-Vallo e ai Frati Minori.
Questo mosaico di racconti e approfondimenti restituisce un’immagine completa di una terra che ha tanto da offrire a chiunque voglia scoprirla.
Nella prefazione di Giuseppe Barra, viene sottolineato come il valore dell’opera risieda nella capacità di Puca di trasformare frammenti di ricerca in un racconto coerente e appassionante.
“Tradizioni e storia. Capaccio e il Cilento“ è più di un libro: è una testimonianza viva, un invito a riscoprire il fascino delle tradizioni locali e un ponte tra passato e futuro.
Il libro di Gaetano Puca rappresenta una testimonianza unica della vitalità e della potenzialità culturale di Capaccio e del Cilento, offrendo al lettore un’opportunità irripetibile per riscoprire le sue radici più autentiche.
Attraverso il suo lavoro, l’autore ci invita a riflettere sull’importanza della memoria e dell’identità, rendendo quest’opera una lettura imprescindibile per chiunque desideri conoscere, amare e valorizzare questa terra straordinaria.