S ono decine di migliaia sparsi a ogni latitudine. In alcune zone del Paese vivono in un drammatico stato di abbandono. In altri vengono riscoperti e valorizzati fino a diventare piccoli scrigni d’arte. I piccoli borghi sono uno degli elementi più delicati, contraddittori, affascinanti e rappresentano il paradosso che vive l’Italia. Ogni angolo è ricco di storia, d’arte, di gastronomia, di esperienze, ma forse questa grande abbondanza non sempre aiuta. Da decenni assistiamo a un progressivo spopolamento di aree del Paese e una sempre maggiore attrattività di alcuni grandi centri. Servizi, infrastrutture, tessuto economico, opportunità di lavoro sono aspetti centrali nella vita delle persone e le condizioni di migliaia di piccoli borghi sembrano avere sempre meno speranza di futuro. Chi vive in quelle realtà spesso ha una forte radicamento e attaccamento al proprio territorio. Sembra una battaglia contro i mulini a vento cercare di tener in vita tradizioni e spazi sociali, ma in tanti casi queste persone riescono nel loro impegno. I giornali di Anso, l’associazione nazionale stampa online, da due anni lavorano su un progetto di “quality journalism” finanziato da Google, per raccontare micro comunità sparse in tutte le regioni. Un lavoro nato dal basso che mette al centro alcune caratteristiche specifiche di quelle realtà. Non è un format preconfezionato dentro cui stare, ma una vera e propria narrazione con tutti gli strumenti della comunicazione. Le varie redazioni si sono mosse cercando storie, dati, esperienze. Hanno fatto sovralluoghi, scattato foto e realizzato video per rendere protagonisti luoghi spesso dimenticati e poco conosciuti. In due anni sono stati realizzati 25 UNICO PATRIMONIO di Marco Giovannelli reportage che coprono tutta la penisola e anche le isole. I piccoli borghi sono così diventati una vera piattaforma che, dalla vita di ogni giorno delle micro comunità, ha saputo farsi rete e proporsi al mondo. Una dimensione glocal che tiene insieme più elementi: la dimensione locale e iperlocale con quella più globale che deve fare in conti con un mondo sempre più interconnesso. Il progetto, oltre alla dimensione digitale, ha previsto anche momenti di incontro all’interno di quelle realtà e non solo. I borghi raccontanti sono: Bard e SaintRhémy-en-Bosses in Val d’Aosta; Usseaux in Piemonte; Monteviasco, Garzeno, Cornello dei Tasso in Lombardia; Bordighera alta, Dolce acqua e Triora in Liguria; Succiso in Emilia Romagna; Santa Fiora, Monterotondo marittimo, Gorf igliano, Castagno d’Andrea in Toscana; Corinaldo, Elcito nelle Marche; Campana di Fagnano Alto in Abruzzo; Valle dell’Angelo, Rocca Cilento in Campania; Civitacampomarano, Macchiagodena nel Molise; Poggiorsini in Puglia; Squillace in Calabria; Poggioreale, Torretta Granitola in Sicilia.
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