Il dato più significativo della serata di presentazione del Patto Territoriale”Magna Grecia” è stata la scarsa affluenza di pubblico. Eppure il tutto era stato preparato con serietà e competenza: l’accoglienza dei pochi cittadini interessati è stata impeccabile, gli oratori crano puntualissimi al loro posto e l’attesa è stata addolcita da una musica di sottofondo che rilassava e predisponeva all’ascolto .
L’oggetto dell’incontro è il patto territoriale che ha consorziato il comune di Roccadaspide con Agropoli. Capaccio, Altavilla, Albanella, Giungano e Trentinara.
Il Sindaco di Roccadaspide, Dott. Giovanni D’Angelo, oltre a presentare i relatori, ha sottolineato l’importanza dell’occasione, per certi aspetti unica, che la legislazione nazionale offre alle zone depresse.
Ha puntualizzato il fatto che è giunto il momento. di passare dal “piangersi addosso” ad un atteggiamento costruttivo che valorizzi il protagonismo di chi ha nascere di crescere. Paolo Serra, Sindaco di Agropoli, ha spiegato che il successo del progetto dipende dalla celerità e dalla concretezza della proposta. Infatti, non tutti i 400 patti proposti saranno e un’agenzia specializzata valuterà la sua fattibilità. Ha concluso rivendicando il fatto che per la prima volta i “politici” si sono mossi tempestivamente augurandosi che anche la società e le imprese facciano altrettanto. ha spiegato che il successo del progetto dalla celerità e dalla concretezza della proposta. Infatti, non tutti i 400 patti proposti saranno e un’agenzia specializzata valuterà la sua fattibilità. Ha concluso rivendicando il fatto che per la prima volta i “politici” si sono mossi tempestivamente augurandosi che anche la società e le imprese facciano altrettanto. ha spiegato che il successo del progetto dalla celerità e dalla concretezza della proposta. Infatti, non tutti i 400 patti proposti saranno e un’agenzia specializzata valuterà la sua fattibilità. Ha concluso rivendicando il fatto che per la prima volta i “politici” si sono mossi tempestivamente augurandosi che anche la società e le imprese facciano altrettanto.
L’Avv. D’Alessandro ha comunicato che hanno aderito al patto 65 soggetti tra Comuni, Enti Associazioni di categoria, Banche, ecc. Anche la Curia! Mancavano all’appello la CM Val- calore e il Parco Názionale del Cilento e Vallo di Diano. Il dott. Carmine Sica, della Master Consulting Group, ha illustrato le potenzialità della messa in rete delle aziende che, oltre alle opportunità commerciali e organizzative, potranno usufruire di benefici fiscali e finanziari. Il Dott. Fedele Vincenzo, dell’IPI (Istituto Promozione Industriale, organismo del Ministero dell’Industria), ha ricordato tessuto che ora c’è uno strumento di politica programmatoria e di sviluppo che può valorizzare le peculiarità del produttivo territoriale.
Ha però ricordato che,con il Patto Territoriale, il finanziamento può coprire al massimo il 55% del costo del progetto e premia l’imprenditore che mette nell’impresa capitale di rischio proprio. Ha infine nominato la novità del ruolo di garanti assegnato ai Sindaci sia nei confronti dei cittadini che degli imprenditori che da loro si aspettano l’eliminazione dei vincoli burocratici che allungano l’iter delle pratiche in modo snervante.
L’Avv. Donato De Rosa, Consigliere Provinciale e comunale, ha dato atto al Sindacato Serra della buona intuizione avuta ha conformato la volontà del. Consiglio Provinciale di so- stendere con forza questa iniziativa. Ha sollecitato la partecipazione dei privati pena il naufragio del Patto come è avvenuto in altre realtà Il dibattito che si è aperto ha dato la possibilità ai rela- precisare alcuni aspetti del progetto, ma soprattutto si è avuta la sensazione che volesse trasmettere entusiasmo e carica umatori na che per la verità lo scarso pubblico presente non ha recepito. L’auspicio che la scintilla di novità accesa con l’iniziativa di Paolo Serra, possa accendere il grande fuoco dell’impresa diffusa. La sola condizione, questa, che consentirebbe la crescita nomica e sociale delle nostre terre.
Bartolo Scandizzo