Empatia significa “mettersi nei panni dell’altro e cercare di sentire le sue emozioni e sensazioni”. Un concetto che nel corso negli anni è entrato in punta di piedi nelle realtà educative, sul quale ogni docente fonda la base per i suoi insegnamenti. Essere “emotivamente competenti” è una sfida difficile per ogni ragazzo di oggi che vive inglobato in un mondo in cui si confondono il reale con il virtuale. Stimolare la mente ed il cuore è un processo che richiede un allenamento personale e sociale: spesso è proprio attraverso delle mere sperimentazioni e simulazioni che si possono toccare con mano le gioie e i dolori dell’altro, in modo tale da comprenderle più da vicino. Da questa premessa nasce il progetto “Un canestro da tre”, che ha reso protagonisti gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Roccadaspide. Il campione Francesco Minella, originario della località Fonte del comune di Roccadaspide e componente della Nazionale di Pallacanestro in carrozzina. Il campione ha preso parte ai Campionati del Mondo con la squadra di serie A, Amicacci Abruzzo. La sua voglia di reagire alle avversità della vita gli ha permesso di continuare a praticare sport anche in seguito all’incidente stradale che lo ha condotto all’uso della sedia a ruote. L’evento, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Rita Brenca, si è articolato in due incontri. In seguito ad un a prima fase conoscitiva dell’atleta e ad uno spazio aperto alle domande e curiosità degli allievi, si è passati alla parte pratica, nella quale ogni studente insieme al campione ha avuto la possibilità di sperimentare il basket in carrozzina. Una partita a tutti gli effetti, dove ogni ragazzo ha rispettato le regole ha giocato spostandosi in sedia a ruote. “Al termine delle attività osservo con soddisfazione come il progetto abbia suscitato un senso di empatia e solidarietà tra gli studenti, che hanno avuto l’opportunità di porre domande e interagire direttamente con un atleta di livello internazionale”-riporta il professore Antonio Valletta, funzione strumentale del dipartimento inclusione dell’istituto- “Questa esperienza non solo ha arricchito il loro bagaglio di conoscenze sportive, ma li ha anche stimolati a riflettere sulle proprie percezioni e pregiudizi riguardo alle persone con disabilità. Vorrei sottolineare l’importanza di continuare a promuovere progetti simili nel futuro, poiché credo che possano avere un impatto duraturo sulla cultura della nostra scuola e sulla mentalità dei nostri studenti. La collaborazione con atleti come Francesco ci ha aperto nuove prospettive e ci ha mostrato il potenziale trasformativo dello sport come strumento di inclusione sociale. Spero che questa esperienza abbia ispirato non solo gli studenti, ma anche tutto il corpo docente e la comunità scolastica nel suo complesso, a continuare a lavorare per creare un ambiente accogliente e inclusivo dove ogni individuo si senta valorizzato e rispettato”.
In bocca al lupo al campione Francesco Minella , complimenti alla Dirigente scolastica e a tutto il suo staff