di Nicola Nicoletti
Manovre in casa Pd ad alta intensità in queste frenetiche ore che precedono la chiusura delle liste a Vallo della Lucania. Il movimento che deve sopportare Nicola Botti stringe per includere al massimo un paio di elementi di “18 21”, la formazione nata per rappresentare un progetto nuovo, di alternativa, alla politica imperante, e imbarcata ora in una febbrile avventura da cui lo stesso Botti si è slegato divenendo capolista del Pd. Il rischio però, sentiti gli scontenti Antonio Bruno e il portavoce di 18 21 Marco Sansone, è di avere 4 liste, realtà che abbasserebbe il quorum e dilanierebbe molte famiglie vallesi.
La presenza di Antonio Valiante è determinante e imperante. Ed è quella che è stata mal digerita da una bella fetta dei giovani innovatori, e cioè il mettere questo o quello a capolista, bypassando il moto dal basso, da loro predicato in diversi incontri pubblici e non.
Anche la corrente che fa capo a Giacomo Di Gregorio, sempre alternativa a Toni Aloia, appare serenamente aggregata al programma di Botti, gruppo vicino anche alla famiglia De Luca, come dimostra qualche foto, tra il serio e il semiserio, mostrata sul web.
Adesso il dilemma è se fare una lista “sicura”, con la presenza di Antonio Valiante, Dino Liguori, con Aurelio Sica ed Enzo Passaro, tre medici iper-rodati, “vecchie glorie”, capaci di racimolare voti, o puntare invece sul nuovo. Dall’altra parte infatti ci sono i 5 Stelle che puntano tutto sull’innovazione.
I ragazzi di Vallo, tutti ventenni e trentenni alla prima esperienza, sono la vera novità. Guidati dall’ex assessore al Bilancio di Aloia, Pietro Miraldi, rappresentano l’unica lista certificata al momento dalla Casaleggio associati nella provincia di Salerno. Boccia Pasquale, Chirico Anellina, De Luca Antonio, Feola Achille, Guzzo Gabriella, Liguori Vincenzo, Maiese Alessandro, Melone Annalisa
Nastasi Ida, Piccini Aldo, Santomauro Francesco, Viviani Matteo.
Tutti pronti a dare un senso al malcontento presente nella piazza, nei negozi, nelle partecipate e ovunque si parli di politica. Tra l’altro nei giorni passati c’è stata l’elezione del presidente di tutta la Comunità del Parco e Vallo della Lucania non ha toccato palla: non si è minimamente avvertita la presenza della cittadina, eccetto per il luogo, essendo avvenuto il tutto presso il centro della Biodiversità… a Vallo della Lucania.
Sicuramente, rendendosi conto della gioventù, dell’inesperienza e della mole di lavoro da compiere, i 5 Stelle faranno un bando per cercare due assessori esterni: al settore tecnico e per quello legale. Accetteranno curriculum e valuteranno chi inserire per integrare la squadra.
Passando allo schieramento Aloia-Cobellis è arrivato a dar man forte Mario Fariello. Il dentista, che aveva annunciato la sua scesa in campo solo per fare il sindaco, ci ha ripensato. Adesso ha abbandonato la minoranza ed è candidato a consigliere con l’ex avversario Aloia, scelta che ha diviso i suoi sostenitori.