Sono di nuovo ad Agropoli, la porta naturale del nostro bel Cilento. Non nego che è una località che frequento sempre con piacere per la sua vivibilità. Il locale che ho visitato è uno di quelli che ha fatto la storia della ristorazione e del turismo agropolese. Parlo del “Saracino”, situato in località Trentova, posto splendente molto in voga negli anni 70. Nacque con l’intento di rispecchiare la storia di Agropoli, la quale, nel medioevo, dopo lunghe battaglie sul litorale italiano, fu conquistata dai saraceni. Sin dall’apertura è stato un locale di successo. Iniziò per essere un night all’avanguardia. Tra gli ospiti nazionali ed internazionali, che si sono esibiti al “Saracino”, tanto per rendere l’idea, cito: Barry White, Camaleonti, Dik Dik, Nomadi, Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni e Fausto Papetti. Praticamente i nomi più importanti di quell’epoca, che facevano arrivare ad Agropoli migliaia di persone, provenienti da tutta la Campania. È passato del tempo, il locale non è più night, ha cambiato qualche gestione, ma è rimasto sempre un posto accattivante e ricco di fascino con le sue 3 cupole in stile arabo-saraceno. Dal mese di giugno al “Saracino” troviamo la famiglia Voza, con una lunga esperienza nel campo della ristorazione di qualità. Il loro intento è quello di riportare il locale agli antichi splendori, puntando sull’eleganza del luogo, sul buon gusto e sulla professionalità. Per questa estate, le sere dei giovedì, venerdì e sabato, oltre che le domeniche a pranzo, “U’ Saracino” funziona come ristorante molto competitivo dal punto di vista rapporto qualità-prezzo. Questo perché lo scopo attuale è quello di far conoscere la bellezza del posto e la professionalità offerta dal selezionato personale sia di sala che di cucina. Infatti, la famiglia Voza, data la sua esperienza maturata sul campo, mira all’organizzazione di cerimonie, meeting e banchetti esclusivi. In occasione della nostra visita, una mite serata estiva, in un ambiente ricercato e particolare, dopo aver visionato il menu che offre un’esauriente proposta sia di terra che di mare, abbiamo dato indicazioni al maître di lasciar fare allo chef. Al primo antipasto ci viene servito un piatto composto da sushi mediterraneo (bietola, riso, bresaola e carota), caprese rivisitata (provolone e pomodorini) e tortino con verdurine e ricotta. Un inizio che ci ha fatto subito apprezzare le qualità dello chef. I sapori erano netti e ben equilibrati. A seguire, il secondo antipasto, anch’esso molto gradito, composto da un fagottino di pasta fillo (ripieno con capicollo e formaggio) su letto di crema di ceci e un tortino di melanzane su letto di pomodoro. Il primo dal colore vivo e dai profumi interessanti è stato “Cavatelli con polpo, calamari, fiori di zucca e pomodorini”. Interessante anche il secondo: “Trancio di pescatrice lardellata su vellutata di zucca e mandorle tostate con millefoglie di verdure alla pietra”. Tutto questo è stato accompagnato dal “Labano”, prosecco docg della Ciodet. Per chiudere in dolcezza, abbandonando la dieta per una sera, ci è stato servito un babà al rhum con crema chantilly e un cannolo alla nutella. Alla fine abbiamo sorseggiato un limoncello in compagnia di Peppino e Antonio Voza che ci hanno fatto capire con quanta passione e impegno cercheranno di raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati. Noi crediamo che ci riusciranno senza problemi e siamo sicuri che il “Saracino” è il posto ideale per giorni da ricordare. Costo a persona, per una cena di 3 portate, circa 20 euro vini a parte.
Ristorante U’ Saracino, Via Belvedere (Baia di Trentova) – 84043 Agropoli (SA). Tel. 0974 199 1509 – 380 79 38 204. www.usaracino.it
Linguine con acciughe al pane saporito
Ingredienti per 4 persone: 320 g di linguine, 8 acciughe sotto sale, 100 g di mollica di pane raffermo, 2 spicchi di aglio, 1 dl di vino bianco secco, olio extravergine di oliva, sale, pepe, foglioline di menta fresca
Preparazione: scaldate in una padella 5 cucchiai di olio e fate rosolare l’aglio, sbucciato e intero; toglietelo appena imbiondisce e unite le acciughe, dissalate e diliscate, schiacciandole con una forchetta per farle sciogliere; bagnate con il vino e fatele cuocere a fuoco bassissimo fino a quando saranno ridotte in pasta. Nel frattempo portate a ebollizione abbondante acqua, salatela e lessate le linguine, scolandole al dente. Sbriciolate la mollica di pane e, poco prima di scolare la pasta, rosolatela in un padellino con 5 cucchiai di olio. Condite subito le linguine con la mollica, aggiungete la salsa di acciughe, mescolate bene, pepate e servite, guarnendo a piacere con foglioline di menta fresca.
Vino consigliato: Greco di Tufo 2013 Docg, Di Prisco