‘Tutti a Scuola’, in Calabria, a Pizzo Calabro, l’inaugurazione del nuovo anno scolastico con il Presidente Mattarella e il Ministro Bianchi.
Nel pomeriggio di oggi, a partire dalle 16.30, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e alcune delegazioni di studentesse e studenti, in rappresentanza degli istituti di tutta Italia, saranno accolti dalla comunità scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo di Pizzo Calabro, per inaugurare il nuovo anno scolastico. Dopo i morti di Vò Euganeo per Covid19 e oltre centomila decessi, oggi, la scuola e la società tentano una ulteriore ripartenza. L’Italia ha posto la scuola al centro delle priorità. La scuola è iniziata digitale, in presenza e, purtroppo, malgrado tanti sforzi ancora non del tutto sicura. Con la recente ripresa delle attività didattiche in presenza, da più parti giungono notizie di contagi tra gli alunni e i docenti.
Sul crinale delle colline calabre, a guardo del Tirreno, domina Vibo Valentia; più a sud, s’ innalza il masso tufaceo su cui nasce e si sviluppa Pizzo. La costa muta rocciosa e permane pittoresca per le calette, le scogliose zone naturali, la varietà di grotte. E’ una borgata marinara fortunata, nei secoli i tonni hanno dominato il suo mare, restano traccia i famosi tonnocastelli di Bivona e di Pizzo; attività di pesca ancora oggi prediletta. Suggestiva, dunque, la location per l’ambientazione della cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno scolastico, l’etimologia del toponimo attaglia perfettamente al promontorio tufaceo che sporge sul mare “becco d’uccello, punto sporgente”. Sarà, dunque, Pizzo Calabro, centro in provincia di Vibo Valentia, a ospitare quest’anno ‘Tutti a Scuola’, l’annuale cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico. Nel pomeriggio di oggi, a partire dalle 16.30, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e alcune delegazioni di studentesse e studenti, in rappresentanza degli istituti di tutta Italia saranno accolti dalla comunità scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo della città. La cerimonia sarà trasmessa in diretta su Rai Uno e sarà condotta da Andrea Delogu e da Flavio Insinna. Le istituzioni scolastiche, selezionate dal Ministero dell’Istruzione, per aver realizzato i migliori percorsi didattici sui temi della legalità e della cittadinanza, assumeranno il ruolo di protagoniste nel corso della manifestazione. Con il videoclip “Diversi ma in fondo uguali” le bambine e i bambini dell’Istituto Comprensivo “5 Bologna” – Scuola secondaria di I grado “Testoni Fioravanti” di Bologna dimostreranno come in un contesto multietnico la diversità possa essere vissuta al di fuori da stereotipi. Le alunne e gli alunni dell’Istituto “I.O. Griselli” di Montescudaio (PI) promuoveranno una riflessione sui diritti dei bambini attraverso il canto e la recitazione. L’Istituto Comprensivo “Jannuzzi – Mons. Di Donna” di Andria (BT) proporrà una coreografia che esprime inclusione e fiducia sulle note di “Abbi cura di me” di Simone Cristicchi. Le sbandieratrici dell’Istituto Comprensivo 2 Sant’Agata de’ Goti (BN) con il loro vessilli d’Italia e d’Europa porranno l’attenzione sul tema della cittadinanza, mentre le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Omnicomprensivo Statale “Bruno – Vinci” di Nicotera (VV) racconteranno come hanno ideato e realizzato “Bat Stick – le difficoltà non fan la differenza”, un bastone elettronico per persone ipovedenti. Il lavoro del XIII Istituto Comprensivo “Archimede” di Siracusa ripercorrerà l’esperienza di vita e l’impegno di madri, mogli, sorelle di vittime di mafia, messaggere di legalità. Infine, con le studentesse e gli studenti dell’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “Paolo Frisi” di Milano, che hanno avuto la possibilità di formarsi con lo chef Davide Oldani, si farà un’incursione sul Made in Italy. Non finisce qui. Arricchiranno la festa d’inizio anno scolastico anche alcuni campioni olimpici e paralimpici di Tokyo 2020. Accompagneranno i campioni il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. Saranno quindi presenti Caterina Banti, Caterina Banti una velista italiana, specializzata nella categoria Nacra 17. Insieme a Ruggero Tita ha vinto una medaglia d’oro a Tokyo 2020, oltre che due medaglie ai Campionati del Mondo Nacra 17, un oro nel 2018 e un bronzo nel 2017); ci sarà Monica Graziana Contrafatto, una militare e atleta paralimpica italiana che ha voluto dedicare la medaglia di bronzo conquistata nella finale dei 100 metri a Tokyo all’Afghanistan. “Un Paese che mi ha tolto qualcosa, ma che in realtà mi ha dato tanto”. Nel 2012 mentre era in missione venne colpita da una bomba e le fu amputata una gamba. Marcell Jacobs, velocista e lunghista italiano, campione olimpico dei 100 metri piani e della staffetta 4×100 metri ai Giochi di Tokyo 2020. Vincenza Petrilli, arciere paralimpico italiano che ha vinto una medaglia d’argento alle Paralimpiadi estive 2020. Stefano Raimondi, nuotatore italiano, campione paralimpico ai XVI Giochi paralimpici estivi e Giulia Terzi, nuotatrice italiana. Alle paralimpiadi di Tokyo 2020 ha vinto due medaglie d’argento e due d’oro. Ai Campionati europei paralimpici è stata premiata con quattro medaglie d’oro. Sarà, inoltre, presente anche il calciatore Leonardo Spinazzola, campione d’Europa con la Nazionale italiana. Tra gli ospiti musicali il Coro dello Zecchino d’Oro, Tancredi e Massimo Ranieri che canterà dal vivo con un’orchestra di 25 elementi, composta dai migliori allievi dei Conservatori d’Italia diretta dal Maestro Leonardo De Amicis. Tutti a Scuola’ è ormai un appuntamento tradizionale per salutare il ritorno tra i banchi. Una festa che lo scorso anno assunse un significato ancora più particolare dopo la sospensione delle attività in presenza per l’emergenza sanitaria. La Scuola primaria ‘Guido Negri’ di Vo’, in provincia di Padova, lo scorso anno ospitò la manifestazione. Alcune delegazioni di studentesse e studenti, in rappresentanza delle scuole di tutta Italia, celebrarono insieme al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla ex Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il ritorno fra i banchi. Queste le parole di Mattarella spese lo scorso anno: “… L’inaugurazione dell’anno scolastico, mai come in questa occasione, ha il valore e il significato di una ripartenza per l’intera società. Lo avvertono i ragazzi, lo comprendono gli adulti e le istituzioni. Ci troviamo di fronte a una sfida decisiva. Ripartire da Vò Euganeo, dà ancor più il senso di come questa sfida riguardi l’intero Paese. Così come qui a Vò, dopo l’angoscia e le chiusure, è ripresa a pieno ritmo la vita, così la riapertura delle scuole esprime la piena ripresa della vita dell’Italia. È stata dolorosa la decisione di chiudere le scuole. Necessaria, ma dolorosa. La scuola ha nella sua natura il carattere di apertura, di socialità, di dialogo tra persone, fianco a fianco. Avete sofferto, ragazzi – e abbiamo sofferto tutti, per gli impedimenti e per le limitazioni. La scuola è specchio della società, e ne riflette le difficoltà, ne riflette le aspettative. Ecco perché questi giorni, in cui le scuole riaprono e si popolano nuovamente dei loro studenti e insegnanti, sono giorni di speranza. Mentre prepariamo il domani, sentiamo il bisogno di ricordare chi è stato colpito dalla malattia, le tante vite spezzate e il dolore patito da molti. Non dimenticheremo. E cercheremo di trarre insegnamento dagli eventi eccezionali e drammatici che hanno coinvolto tutti i Continenti, e che ci tengono ancora impegnati, richiedendoci responsabilità e prudenza. La chiusura delle scuole, e tante altre rinunce – che ci sono costate molto sul piano sociale, economico, affettivo – hanno contribuito a salvare vite umane e a evitare più gravi angosce e dolori. Le misure di precauzione sono diventate una prova che il popolo italiano ha saputo affrontare, come in altri momenti difficili della sua storia. La scuola serve anche a questo: a formare cittadini consapevoli, a sconfiggere l’ignoranza con la conoscenza, a frenare le paure con la cultura, a condividere le responsabilità. La scuola, la cultura, il confronto continuo sono anche antidoti al virus della violenza e dell’intolleranza, che può infettare anch’esso la comunità se viene ridotta l’attenzione…” Dopo i morti di Vò Euganeo per Covid19 e oltre centomila decessi, oggi, la scuola e la società tentano una ulteriore ripartenza. L’Italia ha posto la scuola al centro delle priorità. La scuola è iniziata digitale, in presenza e, purtroppo, malgrado tanti sforzi ancora non del tutto sicura. Con la recente ripresa delle attività didattiche in presenza, da più parti giungono notizie di contagi tra gli alunni e i docenti. Il presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico, nel festoso clima d’inizio, lancia l’allarme: «Si allargano a macchia d’olio i casi di classi in quarantena: un fenomeno che ha preso corpo nei primissimi giorni di scuola prima a Bolzano, per poi trovare terreno fertile anche in Lombardia, Emilia Romagna, Sardegna e Lazio. Le lezioni sono riprese da poco, ma già si contano un centinaio di classi costrette a rimanere a casa, quindi a tornare a quella dad che chi governa la scuola ha detto che ci eravamo messi alle spalle»
Emilio La Greca Romano