La divisione Espresso del Gruppo Editoriale GEDI di recente ha individuato la spesa media in macchinette procapite per ogni Comune italiano. L’ inchiesta “L’Italia delle slot” ha evidenziato come sia rapinoso l’elemento ludopatico anche all’interno dei comuni più piccoli e soprattutto in quelli più isolati. In media ogni italiano gioca il 6% del suo reddito annuale in slot machine sia AWP (apparecchi elettronici che erogano vincite in denaro) che VLT (le Videolotterie che sono apparecchiature moderne che rappresentano un’evoluzione delle tradizionali AWP, collegate ad un sistema principale). In particolare è allarmante constatare che più un italiano è povero più tende a giocare. Nell’ottica del sovvertimento di questo status diversi sono i sindaci che cercano di limitare i danni del fenomeno delle slot che, ricordiamo, è totalmente legale! Il primo ad abbracciare la sfida fra i cilentani è stato il sindaco di Trentinara, Rosario Carione, che qualche giorno fa ha emesso un’ordinanza per limitare l’uso delle slot alla sola fascia oraria che va dalle ore 15 alle 22. Il comune di Trentinara ha una popolazione di 1.643 abitanti con un reddito pro-capite pari a 10.944€, si calcolano € 828,00 di giocate procapite annue, con 23 apparecchi sul territorio. A giusta ragione il sindaco Carione ha deciso di prendere severi provvedimenti, infatti, fuori dagli orari consentiti tutti gli apparecchi dovranno essere spenti e non accessibili agli utenti. Anche i proprietari di tutti i locali autorizzati sono tenuti a partecipare alla campagna di sensibilizzazione: avranno il dovere di esporre cartelli indicanti il rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita di denaro e dovranno esporre all’esterno del locale un ulteriore cartello indicante l’orario di apertura delle sale gioco e di funzionamento degli apparecchi. Per chiunque trasgredisca all’ordinanza, sono previste multe che vanno dai 25 ai 500 euro. Il sindaco Carione ha dichiarato «Non mi interessano complimenti o applausi. Spero, invece, che anche altri miei colleghi del Cilento, assieme agli enti territoriali ed alle scuole, mi seguano e facciano la loro parte in questa battaglia di civiltà per risolvere un problema serio».
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