Nell’articolo di ieri anticipai che sarei tornato sul tema della Strada e del Parco dell’amore e mantengo l’impegno. E parto dalle considerazioni finali del progetto della Strada dell’amore, che il Sindaco Rosario Carione accettò e fece sue nella progettazione e realizzazione dell’idea e che riporto qui di seguito.
“L’Amministrazione Comunale è già al lavoro nella convinzione che l’idea può diventare motore di sviluppo con varie iniziative sul tema: 1) recital di poesie e canzoni d’amore; 2) cineforum con i grandi film d’amore; 3) weekend di enogastronomia all’insegna dei menu afrodisiaci; 4) pasticceria in tema (sospiri d’amore); 5) gadget, frutto della creatività degli artigiani; 6) magliette prestampate con le facce sorridenti degli innamorati suicidi, ecc, ecc. Insomma una serie di appuntamenti lungo tutto l’arco dell’anno, più radi nella bassa stagione, più intensi nei mesi estivi con l’intento di richiamare correnti di turismo giovanile, ma non solo, che dalla vicina costa di Paestum, Agropoli e del Cilento in genere, salgano fin quassù per una esperienza insolita sull’onda delle emozioni d’amore”.
E vado con ordine.
All’inizio della strada dell’amore, in località “Preta ‘ncatenata” c’è un ampio spazio da riqualificare e destinare AL PARCO DELL’AMORE, da cui far partire un altro tragitto pedonale attraverso il quale, opportunamente arredato con ceramiche dedicate a personaggi e dei del mito: Eros/Cupido, Venere, Amore e Psiche, Filemone e Bauci, ecc, congiungere la parte alta del paese, la seconda spettacolare Piazzetta Panoramica, quella di San Nicola nel delirio della luce a volo d’abisso sull’infinito dall’altra parte del Cilento che dalla montagna della Stella porta, nella proiezione delle ebbrezze, al Gelbison e all’Antilia. E parco significa anche: 1) alberi e fiori dell’amore, 2) cinema sotto le stelle con i grandi film dell’amore, 3) recital di poesie e canzoni d’amore con luci soffuse, 3) gadget d’amore che scatenino la creatività degli artigiani, 4) le magliette prestampate con le facce dei due amanti, con su scritto: I love Saul per quelle destinate alle donne e I love Isabella per gli uomini. La seconda idea che voglio sottolineare con forza e proporre agli operatori dell’enogastronomia sono i “Menu Afrodisiaci” da lanciare in una iniziativa apposita dal titolo A TAVOLA CON AMORE.
Per intanto, ricordo a me stesso e ai miei compaesani che negli orti da utilizzare, eventualmente, come Parco dell’amore c’è una fiorente vegetazione spontanea da salvare tra cui spicca una colonia di agavi, che in fiore sono uno spettacolo raro tutto da vedere quando adornano gli altari delle pietre che dirupano nella gloria della luce al primo sole o nel fuoco della luna piena nella sera inoltrata: spettacolo che scatena forti emozioni, che per me si sono fatte poesia, come quella che segue.
L’AGAVE
È un candelabro che traluce d’oro
al pigro sole di settembre
sulle colline a mare
del Cilento dei miti
l’agave in fiore.
E narra di Penteo folle incosciente
ai misteri feminei del dio
vittima illustre all’orgia della madre
che savia pianse ed eternò nel mito
il dramma cupo dell’amore e morte