Lo scorso 8 dicembre, a Piano Ventrale, si è tenuta la presentazione di “Tra cunti e murales in Braille”, un’iniziativa volta a rendere ancora più inclusiva la fruizione dei murales, elementi artistici che caratterizzano e hanno reso celebre questo borgo cilentano.
Infatti questo progetto dell’associazione culturale I 100crammatinirussi, nato da un’idea dell’artista Lavinio Sceral e del professore Giuseppe Sica, si pone come obiettivo quello di far conoscere queste opere anche agli ipovedenti. Nel passaggio coperto che a Piano è denominato “Arco dei Santomauro” è possibile lasciarsi incantare da tavole pittoriche realizzate da Sceral e ispirate alla fiaba “Alice nel paese delle meraviglie”. I murales – che si possono osservare passeggiando in un vero e proprio percorso fantasy – sono stati realizzati con un tipo di pittura che, grazie all’impianto luce creato appositamente, consente di lasciarsi suggestionare da immagini che sembrano incendiarsi al buio mettendo in risalto alcuni particolari. Questi giochi di luci e colori sono opera del designer Ciro Ruggiero.
Alla fiaba di Carroll si aggiungerà, poi, la realizzazione di murales ispirati a “La figlia del boscaiolo”, una fiaba della tradizione popolare cilentana che è stata rivisitata da Massimo Sica.
Questo “cunto”, inoltre, s’intreccia col concorso “Una fiaba tra i murales” che coinvolge le scuole Primarie e Secondarie nella conoscenza di questa tipologia di narrazione offrendo agli studenti la possibilità di rappresentare questo racconto della nostra tradizione.
Il professore Giuseppe Sica, inoltre, accordandosi con l’ingegnere dell’Associazione Ipovedenti Ciechi di Salerno, procederà, nelle prossime settimane, a far installare all’inizio del percorso visivo una targa in Braille che lo descrive e una traccia audio.
Nella mente del professore Sica, però, sono molte altre le iniziative che dovrebbero rendere ancora più inclusivi i murales: supporti multimediali per veicolare contenuti video anche con sottotitoli; postazioni dotate di schermi tattili ed ebook facilmente sfogliabili che descrivano i percorsi espositivi che si stanno visitando; audioguide; visite virtuali…
Un modo di sfruttare la tecnologia per consentire proprio a tutti di godere di che ormai da decenni decorano il centro storico di questo queste opere d’arte paesino che ha dato i natali a Paolo De Matteis.
I murales sono già delle opere aperte alle idee e alla partecipazione delle persone poiché vivono del contributo di artisti provenienti da ogni dove. Il progetto “Tra cunti e murales in Braille” mira a far volare ancora più in alto questi pezzi d’arte muraria, perché solo coinvolgendo tutti nella fruizione della bellezza si può diventare internazionali.