La tosse è un riflesso fisiologico, il nostro corpo lo innesca come agente difensivo delle vie aeree quando queste sono irritate per la presenza di corpi estranei o agenti irritanti, o come sintomo di un’infezione batterica o virale, frequentemente laringiti, faringiti o bronchiti. La tosse si innesca come un riflesso, indotto per attivazione dei recettori sensitivi posti lungo laringe e faringe, da cui si trasmette poi un segnale che dalle fibre nervose stimolano la contrazione della muscolatura toracica generando l’espulsione improvvisa di aria che definiamo ‘tosse’. Non tutta la tosse è uguale però. In genere ne classifichiamo due che si distinguono per produzione o meno di espettorato, detto comunemente anche catarro, un materiale misto composto da muco, avanzi e cellule espulse dai polmoni e che può assumere varie colorazione a seconda della patogenesi che ne è la causa. È definita tosse grassa quando accompagnata dall’escrezione di espettorato, mentre la tosse secca non lo produce. Questa distinzione è importante, non ai fini descrittivi della manifestazione ma per stabilire quali rimedi utilizzare. Nella tosse secca si interviene con sedativi ad azione centrale o periferica perché c’è bisogno di bloccare lo stimolo tussivo che rappresenta l’unico fastidio. Nella tosse grassa invece, l’utilizzo degli stessi farmaci non è possibile: l’eventuale sedazione impedirebbe l’espulsione dell’espettorato con un ristagno che potrebbe provocare il peggioramento dell’infezione. Nella tosse grassa quindi bisogna favorire l’espulsione dell’espettorato con gli Espettoranti o Mucolitici, agendo da fluidificanti del muco, che diventa così facile da eliminare, e per riduzione delle secrezioni, si ottiene come effetto secondario anche l’azione antitussiva.
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