Il sipario si alza nuovamente per la compagnia amatoriale “i100crammatinirussi”.
Stasera, alle h 20.45, al Cineteatro la Provvidenza di Vallo della Lucania, gli attori cilentani porteranno in scena “Nun ‘nge fatìa e nui ‘nne l’ammendàmo” scritta e diretta da Massimo Sica.
La commedia, in due atti, vedrà tra i protagonisti volti noti delle precedenti commedie, incluso l’autore, e delle new entry.
Tutto, però, resta sempre in linea con quello che è l’encomiabile progetto culturale della compagnia: recitare nel dialetto cilentano con la calata degli attori (provenienti da Piano Vetrale, Cardile, Gioi e Perito) per parlare di quelle che sono le tematiche proprie dei nostri giorni: lavoro, conflitto generazionale, l’importanza della famiglia, l’uso e abuso delle tecnologie etc.
Questa nuova pièce teatrale parla di un giovane cilentano che dopo essersi laureato e aver perfezionato il suo percorso di studi trova lavoro a Milano. È felice e convinto di aver realizzato i suoi sogni, ma… quando scopre che il suo contratto non sarà rinnovato ritorna in paese e, complice la fidanzata e la famiglia, decide di “inventarsi” un lavoro sfruttando le enormi potenzialità turistiche possedute dalla sua terra…
Tra gag esilaranti e gli immancabili divertenti dissapori tra generazioni (nonni, genitori e figli), Massimo Sica con questa commedia vuole lanciare un messaggio di speranza cercando di affrancare il Cilento da quella tristezza e da quel piangersi addosso che a volte gli sono attribuiti.
“Nun ‘nge fatìa e nui ‘nne l’ammendàmo” sembra essere, allora, la risposta positiva a un articolo del 1972 che sta circolando in questi giorni e che sanciva la fine del divario Nord-Sud solo nel 2020. Questa vecchia notizia sembra un pronostico sbagliato, poiché le differenze sono, invece, ancora molte anche a causa di una caratteristica che a volte pare contraddistinguere il Sud: commiserarsi.
Invece Massimo, attraverso questa sua commedia, con l’ironia e la delicatezza che lo contraddistinguono, vuol sottolineare proprio il contrario: il Sud e il Cilento in particolare non sono arretrati, perché c’è tanta gente che si rimbocca le maniche e, col sorriso stampato sulle labbra, lotta alacremente per diventare protagonista della storia del Paese. Lotta perché ha capito che il Cilento non è “terra dei tristi” ma un pezzo di terra di quella “Campania felix” che offre ancora tanta ricchezza grazie all’agricoltura, all’allevamento, alla cultura, all’arte, alla gastronomia e, non da ultimo, alla bellezza.
Questo e tanto altro porteranno in scena i100crammatinirussi che diffonderanno questo messaggio di speranza anche in altri teatri campani: Campora (26 dicembre), Agropoli (febbraio), Salerno, Napoli e Sala Consilina.
Perché la bellezza e le risate salveranno il mondo.