di Bartolo Scandizzo
Si tratta dell’ex asilo “Principessa Giovanna” sotuato nel palazzo Bellelli di Capaccio capoluogo dato in comodato d’uso gratuito all’Associazione Agorà dei liberi fondata su iniziativa di Angelo Fasano che risale al 2002.
Domenica 14 novembre la presidente Antonia Franco si è presentata all’assemblea dell’associazione, convocata d’urgenza, per chiedere ai soci quale atteggiamento tenere in caso che il comune tenesse ferma la richiesta di lasciare liberi i locali per fare spazio al “Museo di Paestum nei percorsi del Gran Tour”.
Tutto questo perché l’amministrazione si è impegnata trovare uno spazio dove collocare il Museo del Gran Tour che, in forza di una sentenza giudiziaria, deve restituire il locali dell’ex convento di S. Antonio alla disponibilità de frati francescani.
La vicenda è vecchia di anni.
Dopo aver chiesto e ottenuto l’autorizzazione a ristrutturare il refettorio ed altri locali adiacenti da destinare a museo, in accordo anche con l’amministrazione dell’epoca, fu presentato al Ministero dei beni culturali la richiesta un finanziamento in base alla legge Veltroni. La Fondazione Gian Battista Vico ha eseguito i lavori, allestito la mostra permanente e animato la struttura organizzando eventi e convegni. Ad un certo punto, i frati Francescani, che comunque non presenziano la struttura, hanno chiesto al presidente Vincenzo Pepe la restituzione dei locali. Oggi, dopo diverse vicende giudiziarie, siamo al punto che il 27 di novembre arriverà l’ufficiale giudiziario per lo sfratto.
C’è da ricordare che la fondazione GBV ha più volte dichiarato di essere pronta a traslocare a Giungano.
Solo la volontà di trattenere in Capaccio Peastum il museo sfrattato da parte dell’amministrazione Voza ha convinto la fondazione GBV a rinunciare al trasferimento e a decidere di formalizzare la richiesta di locali nel comune di Capaccio Paestum.
Il tutto spiegato nel dettaglio in una delibera del 13 novembre 2015 approvata all’unanimità dalla giunta in cui sono indicate dislocazione, motivi e tempistica (entro il 27 novembre).
Allo stato la situazione è questa:
- L’Agorà de liberi dovrebbe sistemarsi nei locali dell’anagrafe;
- Il Museo del Gran Tour occuperebbe in modo definitivo l’ex asilo;
- Il sindaco ha già avviato la fase del ripensamento e mediazione con l’Agorà invitando il presidente ad un incontro per trovare una soluzione concordata;
- L’Agorà, riunita in assemblea (mai così affollata ultimamente) ha assunto una posizione fortemente critica sia per il modo sia per i tempi in cui si è arrivati allo stallo attuale. È stato elaborato un documento che sarà inviato al sindaco nel quale è riassunta la posizione dei soci.
È stato Sergio Vecchio ha riportare il dibattito sul terreno pratico: “Non è una disputa tra due associazioni culturali! È, invece, l’occasione per affermare il principio di complementarietà. Cosa che in tutto questo tempo non c’è mai stata.”
C’è da dire, però, che i Francescani non hanno detto cosa faranno dei locali del convento quando ne rientreranno nella legittima disponibilità. In fondo, le risorse spese per la ristrutturazione del “Cenacolo” erano destinate a beni di valore storico-architettonico per renderli fruibili alla comunità capaccese e a chi nella Città dei templi arriva per turismo.
Pertanto, al di là dei diritti dei frati, e proprio perché si tratta di un ordine ecclesiastico votato al bene comune, sarebbe importante che gli spazi recuperati con risorse pubbliche possa essere, in ogni caso, reso accessibile nei modi e nei tempi che i legittimi proprietari vorranno fa conoscere.
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Stralcio delibera in merito al Museo Grand Tour
2 di approvare la richiesta prodotta con nota prot. n. 40158 del 10/11/2015 del prof. Vincenzo PEPE nella qualità di legale rappresentante della fondazione “Centro Studi G.B. Vico” Onlus, con sede in Perdifumo (Salerno), con la quale chiedeva la concessione in comodato d’uso, di una sede, nei locali facenti parte del palazzo “Bellelli” ex asilo comunale, in Capaccio capoluogo, in esclusività, quale requisito essenziale per un museo di rilevanza regionale, quale il musei “Paestum nei percorsi del Grand Tour” e per il valore intrinseco delle collezioni che lo compongono;
3 di concedere e rendere disponibili locali, facenti parte del palazzo “Bellelli” ex asilo comunale, in Capaccio capoluogo, in esclusività, da destinare a sede permanente del museo “Paestum nei percorsi del Grand Tour”, nel rispetto della vigente normativa specifica in materia, previa stipula di comodato, a tempo determinato, tra il Comune di Capaccio e la fondazione, onerando quest’ultima dell’espletamento dei servizi aggiunti offerti, nella richiamata richiesta/offerta;