Il tè verde è un tipo di tè composto esclusivamente da foglie di Camellia sinensis, il tè cinese, che durante la lavorazione non devono subire alcuna ossidazione. Di origini cinesi, per secoli è stato consumato in varie regioni asiatiche, dal Giappone al Medio Oriente. Il tè verde non è fermentato, per cui le foglie conservano il loro colore verde. Le caratteristiche di coltivazione e lavorazione del tè verde gli conferiscono una composizione chimica del tutto particolare.
Diversi studi mostrano che la capacità antiossidante del tè verde è superiore a quella degli altri tè e di prodotti vegetali come arancia, uva o pomodoro. Grazie a ciò, il tè verde svolge un’azione antiage. Ancora, il tè verde protegge da ictus ed arteriosclerosi riducendo l’assorbimento intestinale di colesterolo, proteggendo le LDL dall’ossidazione, e mantenendo elastiche le arterie. Infatti, un’analisi condotta su oltre 250mila soggetti ha dimostrato che chi consumava tè verde aveva un rischio cardiovascolare ridotto rispetto a chi non lo utilizzava.
Alcuni studi suggeriscono che, assunto regolarmente e nel contesto di uno stile di vita attivo e di una dieta equilibrata, il tè verde possa aiutare ad assimilare meno grassi e a bruciare più calorie. In particolare, le catechine inibiscono l’attività della COMT portando ad un aumento dei livelli di noradrenalina con un conseguente incremento dell’ossidazione dei grassi e della termogenesi. Questa azione è potenziata dalla caffeina. Per questo è meglio non consumare il tè verde con il latte, perché la caseina in esso contenuta inibisce l’attività delle catechine. Meglio associarlo al succo di limone, che è fonte di vitamina C che aumenta l’attività antiossidante della bevanda.