Napoli 16 Febbraio 2015, la Regione Campania decide di non decidere sul “Termovalorizzatore” della Sorvella-Sabatella . Trasferita a Roma la risoluzione dell’enigma…Biomasse SI…Biomasse No. A Palazzo Chigi la responsabilità dell’ardua incombenza. L’ingnavia della Regione, serve solo a dilatare i tempi, di una scelta in fieri. Loro sono in campagna elettore baby!!! Loro sono politicanti… mica fessi!!! Loro mica vogliono perdere i voti degli “indefessi” cittadini di Capaccio-Paestum e dei comuni “vicinori”… come li apostrofava un noto politico locale?
Cittadini della “CHORA” Pestana, state “sereni”,siamo nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al quale è stato demandato il destino delle genti, della Piana del Sele, delle genti delle colline di Altavilla-Albanella-Roccadaspide-Capaccio-Trentinara-Giungano-Agropoli e delle genti della montagna Cilentana. Il Primo Ministro, serenamente, deciderà delle sorti di tutti noi, veglierà sulla nostra salute, farà in modo tale che il “Termodistruttore “ bruci tutto e tutti. All’ombra dei grattacieli del Centro Direzionale di Napoli è andata in scena la protesta degli oppositori del “Termodistruttore”, con consueto corollario di slogan, urla, fischi e striscioni…in sostanza “ù burdell’”, che non ha spostato di una virgola la decisione presa d’imperio dalla Regione, rappresentata dall’ing. Fortunato Polizio, e, dalla Biocogein rappresentata dal dott. Antimo Palma, che rimane in fiduciosa attesa del pronunciamento del Consiglio dei Ministri, visto che il governo Renzi ed il PD sono favorevoli alle Centrali a Biomasse. All’infuocata Conferenza dei Servizi tenutasi a Napoli, che ha visto la partecipazione di Regione, Biocogein, Comune e Consorzio di Bonifica sono volate parole grosse, accuse reciproche e minacce di querele. Vivace scambio di opinioni tra gli avvocati della Biocogein e il sindaco Italo Voza, accusato di “dichiarazioni e decisioni contraddittorie e contrastanti sui pareri rilasciati dalle autorità competenti”, “dichiarazioni e decisioni che hanno ostacolato il progetto della centrale a biomasse” , e, per le quali il Sindaco e il Consiglio Comunale di Capaccio “dovranno assumersi le proprie responsabilità nelle sedi competenti”. Gli avvocati della Biocogein, hanno anche accusato il Comune di Capaccio di essersi rifiutato di organizzare un incontro pubblico, per permettere alla Biocogein d’illustrare alla cittadinanza la “bontà del progetto” della propria centrale a biomasse, citando, a propria difesa, una fitta corrispondenza avuta tra la Biocogein e gli uffici comunali. Quest’ultima affermazione ha fatto sobbalzare, dalla poltrona, l’arch. Rodolfo Sabelli, che ha intimato gli avvocati a produrre prove di quanto affermato…” Si citi nel verbale a quale ufficio comunale avete spedito tali comunicazioni, altrimenti vi querelo”…a quel punto i legali hanno soprasseduto. Anche Roberto Ciuccio, Vicepresidente del Consorzio di Bonifica e consigliere comunale, ha voluto essere della partita, scagliandosi verbalmente contro quelli della Biocogein… “E poi vedremo, vedremo se è come dite voi…se la centrale ve la lasciamo fare…” A tali affermazioni si sono lamentati i rappresentanti della Biocoegein, quindi Il consigliere Ciuccio è stato ridotto al silenzio, redarguito dal solerte funzionario regionale, ing. Polizio. La Conferenza dei Servizi si è conclusa con un nulla di fatto e nel rimando ad altri d’ulteriori decisioni, tra soddisfazione e preoccupazione. Soddisfatto il sindaco di Capaccio, per l’esito della conferenza… “ abbiamo ottenuto il massimo risultato possibile, la mancata autorizzazione alla Biocogein, ora la decisione passa al Consiglio dei Ministri, e, ci sono tutti i presupposti affinchè venga scongiurata la costruzione della centrale a biomasse alla Sorvella-Sabatella, visto che la Conferenza dei Servizi si è chiusa senza autorizzazioni”. Preoccupato, invece, il consigliere comunale di minoranza, Nino Pagano… “ la Regione non ha voluto assumersi nessuna responsabilità, dunque,oggi, le responsabilità sono tutte sulle spalle dei consiglieri che hanno votato contro la Biocogein in Consiglio Comunale., qualora la biocogein aderisse alle vie legali, in risarcimento danni, in base alle decisioni del Governo”. Per adesso sono iniziate le prime schermaglie, per una guerra che si preannuncia lunga e difficile, con la chiusura dell’unica strada d’accesso al sito del “Termodistruttore”.