L’accoglienza non è solo un dovere di cui come esseri “umani” e “cittadini italiani” la Costituzione ci chiama a farci carico, ma anche un’occasione per dare risposte, sia pur parziali, alla necessità di iniettare nuova “vita” nelle nostre comunità che, a causa del decremento demografico, sono incamminate verso un totale abbandono.
I sindaci dei comuni Padula, Ceraso, Vibonati, Ottati, Piaggine, Bellosguardo, Roccadaspide e Sacco ha compreso in pieno il valore sociale ed economico del fenomeno immigratorio e si sono attivati per accedere alle risorse previste dal Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) messo in essere dal Ministero degli Interni.
Partendo dal presupposto che ogni comune deve fare la sua parte, ecco che chi volontariamente decide di mettersi in gioco può anche anticipare le polemiche che frequentemente si scatenano nei confronti degli arrivi non programmati.
Infatti, quando i progetti che sono spiegati ai residenti, hanno come obiettivo di accogliere nuclei familiari, minori non accompagnati o altre tipologie di immigrati, le comunità fanno la scelta giusta e si aprono all’accoglienza umanitaria che, nel tempo, potrà avere anche risvolti sociali ed economici positivi.
I comuni sopra citati a fronte di un’accoglienza di 191 uomini, donne e bambini, ottengono un finanziamento di € 3.282.272,00.
È un bell’investimento sulla persona umana per farla vivere: mangiare, dormire vestire, calzare, istruire, formare … chi dovrà fare tutto ciò?
Saranno i nostri giovani che hanno frequentato le università, che hanno studiato da ragionieri, che hanno imparato un mestiere (muratori, idraulici, che fanno gli insegnanti lontani dal paese e che vogliono rientrare, pensionati che vogliono trasmettere la loro cultura di artigiani del legno o del ferro, contadini che possono insegnare a coltivare in aree di collina e montagna … insomma, si dà modo alla vita di riprendere, sia pure per pochi, il suo corso.
È un primo passo ma, come ogni lungo viaggio, comincia proprio da quel primo passo!
I Comuni interessati sono dell’area Cilento-Vallo di Diano-Alburni. Padula ha ottenuto un finanziamento di 1.178.950 euro per l’accoglienza di 38 minori stranieri non accompagnati.
Gli altri otto Comuni salernitani, invece, hanno avuto il finanziamento di progetti che prevedono l’assegnazione di posti ordinari. Si tratta di:Ceraso (20 migranti) per 322mila euro; Casal Velino (16 migranti) per 249mila euro; Vibonati (10 migranti) per 158mila euro; Ottati (14 migranti) per 235mila euro; Piaggine (14 migranti) per 229mila euro; l’Associazione di comuni Bellosguardo, Roccadaspide, Sacco (79 migranti) per 1232mila euro.
Il finanziamento da parte del Fondo gestito dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione è concesso a decorrere dal 1 luglio 2017, è assicurato per un triennio in misura fino al 95% del costo complessivo.