di Tonino Marino
Se è vero che l’Italia è in leggera ripresa, nel prossimo anno dobbiamo aspettarci un miglioramento della situazione economica e, di conseguenza, anche una maggiore operatività e redditività della nostra piccola Banca.
Ci sono però anche segnali preoccupanti. L’Italia cresce molto meno delle altre nazioni europee più dirette nostre concorrenti.
In Italia la crescita è ostacolata dalla super produzione di leggi, dalla conseguente burocrazia asfissiante, dalla totale mancanza di semplicità nei rapporti tra cittadino/impresa/pubblica amministrazione. Pesa ancor di più la pressione fiscale, la percezione di una illegalità diffusa, la consapevolezza del comparto imprenditoriale privato di dover sostenere il comparto pubblico che continua a drenare le risorse.
Questo è realisticamente il quadro entro cui ci muoviamo. Anche la nostra Banca dovrà fare i conti con questa realtà. Una realtà che ci penalizza, ci costringe a produrre di più per avere di meno…
Se consideriamo anche il peso della giustizia civile che è un valido alleato della galoppante insolvenza, capiamo benissimo quanto sia difficile fare impresa in Italia.
Eppure riusciamo a resistere. Eppure riusciamo a produrre. Eppure riusciamo a fare reddito. L’azione della Banca nel corso del 2016 è stata improntata ad una forte crescita dei prestiti alla clientela. I nuovi crediti deliberati hanno raggiunto il 125% di quelli deliberati nel 2015. Questo è già un segnale forte della filosofia di vita della Banca. La principale missione della Banca è quella di fare credito per sostenere gli investimenti della clientela. Questo abbiamo fatto nel 2016 e questo vogliamo fare, anche con maggiore intensità, nel 2017. Nel prossimo anno contiamo anche di ampliare la nostra rete commerciale con la prevista apertura della nuova filiale di S. Gregorio Magno ma abbiamo anche altre buone idee prospettiche.
L’obiettivo della Banca è sempre lo stesso: crescere e consolidare sempre più la propria situazione contabile, nell’interesse di tutti i nostri soci e clienti.