Sono un fiume e mi chiamo Tanagro. Sono lungo 92 km. Quando sono nato ero un semplice torrente. Le mie acque sgorgavano a monte del comune di Casalbuono, in territorio Lucano e precisamente nel comune di Moliterno (PZ). Poi sono cresciuto rapidamente grazie all’apporto di numerose sorgenti, ruscelli e torrenti fino a diventare un fiume vero e proprio nei pressi di Padula. Dal territorio di Atena Lucana fui canalizzato, rettificato e cementificato, negli anni ottanta.
Attraverso la conca del Vallo di Diano (450 m s.l.m.) e raggiungo il centro abitato del comune di Polla dove è presente un antico ponte romano che unisce il primo nucleo abitativo a quello costruito in seguito e poi me ne esco attraverso la gola di Campostrino.
Fuori dal Vallo di Diano m’incammino verso un percorso naturale di estrema bellezza attraversando i territori di Auletta, Caggiano e Pertosa, dove raccolgo anche le acque provenienti dalle Grotte di Pertosa-Auletta ed assumo aspetti particolari, con piccole cascate, laghetti e con la presenza di vegetazione altrove introvabile. Tra Pertosa e Auletta, nelle mie acque, è possibile fare rafting per circa 5 km di fiume, guidati da professionisti.
Continuando il mio corso parallelamente ai monti Alburni m’ingrosso ancora grazie a numerosi altri tributari (fiume Platano-Bianco) ed infine mi butto nel Sele nei pressi di Contursi Terme.
Nelle mie acque gironzolano e nuotano alcune delle ultime colonie di lontre. Scorro nella regione Campania per la gran parte del mio corso nell’area contigua del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
La parte più bella ed interessante di me è quella compresa tra il Comune di Pertosa e lo scalo ferroviario di Contursi Terme, tanto che è stata a suo tempo inserita, dalla Regione Campania, nella riserva naturale Foce Sele – Tanagro, sito di interesse comunitario IT 8050010.
Massimiliano De Paola