Fanno più vittime degli incidenti stradali, creano più dipendenza degli stupefacenti, alimentano più illusioni di un contratto di lavoro …
Si tratta delle scommesse!
Ci sorprendeva sempre il fatto che in Gran Bretagna la gente scommetteva su tutto e ci lasciavano indifferenti le notizie relative ai numerosi scandali legati a calcio scommesse clandestine che tanti danni hanno portato alla credibilità del sistema calcistico nazionale.
Ma solo dopo l’avvento del calcio “calibrato” alle necessità proprio del sistema televisivo e delle scommesse ci si può rendere conto di quanto sia diventato pervasivo il sistema che induce, grandi e piccoli, a “giocare” la propria partita privata mentre in campo si affrontano i beniamini dai nomi “impossibili” provenienti da ogni parete del mondo calcistico del pianeta.
Tutto avviene senza soluzione di continuità prima, durante e dopo ogni singolo evento.
Il fenomeno non si può ridurre solo al mondo calcistico ma è il “circo” legato al triangolo formato dal sistema televisivo, la passione per la squadra del cuore e voglia di scorciatoia per il successo che pervade ogni fibra di questa nostra società contemporanea.
Ecco perché dietro ogni angolo si intravedono locali schermati per mascherare ciò che sta dietro, c’è la gara chi si posiziona il più vicino possibile alle scuole, le stesse rivendite di tabacchi, le casse negli autogrill, perfino le edicole sono diventate dei veri e propri luoghi dove si entra per tentare la fortuna.
Solo così si può spiegare come sia stato possibile giungere ai numeri che pubblichiamo su questo numero dei Unico.
Piccoli e grandi centri sono pervasi fino nelle midolla dalla voglia “maniacale” di potercela fare a sbancare il banco o, più modestamente, a portare a casa una vincita di poche decine di euro utile soprattutto ad alimentare la speranza che possa capitare proprio a se stessi la fortuna di elevarsi sopra la massa informe che, quotidianamente, porta il cervello all’ammasso dove a vincere sono sempre gli stessi: lo Stato che fa cassa tassando le illusioni e il “banco”che, da che mondo e mondo, è sempre in mano al gestore del casinò.
In fondo è facile scommettere ed essere certi del risultato: scommettiamo che abbiamo già perso!