di Enrico Serrapede
Il sindaco di Agropoli Franco Alfieri, si sa, è un personaggio mai fermo. Sempre attivo e in movimento. Ma d’altronde la sua carriera politica sembra essere appena iniziata, nonostante abbia alle spalle già più di un mandato prestigioso. Nella giornata di sabato Alfieri ha preso parte all’ultima giornata della convention del PD tenutasi al prestigioso Lingotto di Torino dove dieci anni fa Walter Veltroni battezzò l’allora nascente Partito democratico. Alfieri, accompagnato dal neo vicepresidente della Provincia di Salerno Luca Cerretani, ha palesato il suo massimo sostegno per Matteo Renzi che nell’occasione ha lanciato la sua corsa alle primarie del partito. “Siamo insieme a migliaia di militanti e simpatizzanti, per sostenere la candidatura di Matteo Renzi a segretario nazionale del Partito Democratico”, ha detto il primo cittadino agropolese. “Vogliamo cambiare l’ Italia e, come ha scritto Matteo, renderla più giusta e forte. Ripartiamo da qui. Tutti insieme”. Alfieri e Cerretani, in prima fila, fanno parte delle cinquemila persone che hanno preso parte al giorno finale della convention. Tutti attentissimi alle parole dell’ex premier Renzi che, su twitter, ha incassato anche il consenso dell’attuale premier Gentiloni. Tanti, infine, i temi trattati da Renzi. Di strettissima attualità i fatti di Napoli e la querelle tra de Magistris e Salvini: “Non possiamo fare alleanze con chi non rispetta la legalità, non possiamo allearci con un sindaco che si schiera dalla parte di chi sfascia una città come Napoli per non far parlare un deputato, anche se questo è Salvini”. L’ex sindaco di Firenze ha poi cambiato argomento difendendo il Partito Democratico dagli attacchi di chi lo vede pronto alla rottamazione: “Nelle scorse settimane qualcuno ha cercato di distruggere il PD perché c’è stato un momento di debolezza innanzitutto mia. Ma non si sono accorti che c’è una solidità e una forza che esprime la comunità del Pd, indipendentemente dalla leadership: si mettano il cuore in pace, c’era prima e ci sarà dopo di noi e ora cammina con noi”. Oltre a quelle di Renzi in precedenza sono arrivate anche le parole dell’eurodeputata Cecile Kyenge, del ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio, del deputato Matteo Richetti, dell’ex sindaco di Torino e segretario Ds, Piero Fassino, della ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e del sottosegretario Tommaso Nannicini. Insomma un kermesse prestigiosa ricca di belle parole e personaggi importanti del mondo della politica del centrosinistra. Ma basterà qualche comizio per far riacquistare credibilità a un partito che negli ultimi anni ha raccolto più critiche che consensi?