Un dato salta subito agli occhi a leggere i nomi dei sindaci eletti, anzi rieletti, nella tornata elettorale di domenica 12 giugno 2022: sono in tanti quelli che hanno una carriera politica di lungo corso. In alcuni casi, l’esperienza fatta in politica supera ampiamente i 30 anni di esperienza a vari livelli. Infatti, il 70% di quelli eletti sono ex primi cittadini tornati a concorrere!
Sarà pure vero che i giovani “ambiziosi” scarseggiano alle nostre latitudini, ma è anche vero che mettersi in gioco appare agli occhi dei neofiti una scommessa persa in partenza.
Certamente chi può far valere esperienza e relazioni diffuse nel settore amministrativo sa come muoversi ed anche come tenere al palo chi ha intenzione di mettersi in gioco! Ma è anche vero che la classe politica, vecchia e nuova, non ha nessuna intenzione di rischiare e punta sull’usato sicuro.
A guardare i volti degli eletti o rieletti è facile riconoscere volti già ampiamente “abusati” dalla politica e che hanno saputo rinnovarsi e rinnovare per potersi riproporre senza timore di essere “smentiti” dai loro concittadini.
Pertanto, lo stallo è destinato a durare nel tempo nonostante il limite dei 2 mandati per i comuni più grandi e di 3 per quelli inferiori ai 5000 abitanti.
Bisogna riconoscere, però, che quei sindaci che sono sulla cresta dell’onda da qualche decennio – ricoprendo vari ruoli a livello locale, provinciale e regionale – hanno saputo gestire il potere con acume e capacità amministrative in grado di mantenere viva tra i propri concittadini la fiammella della speranza che l’asticella della qualità della vita in quei comuni non si abbassi a livelli insopportabili.
Alla fine, i conti del dare e avere in termini di voti e servizi al cittadino tornano sempre, se pur non algebricamente, ma sicuramente nella percezione di chi vive nelle varie realtà grandi e piccole nel territorio compreso nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Ed è proprio il “fallimento” percepito dalle donne e dagli uomini che vivono nelle realtà, grandi e piccole, situate all’interno del perimetro dell’area protetta che convince sempre più spesso a scegliere l’usato sicuro invece di avventurarsi su crinali che lasciano sempre meno spazio alla volontà di voler vedere la “fantasia” al potere.
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