Antonio Migliorino è l’autore del saggio filosofico che parla del “Nichilismo debole e dell’Umanesimo integrale di Jacques Maritain”
Il Nichilismo nel XXI secolo non è solo una corrente filosofica, ma un atteggiamento che caratterizza l’esistenza della grande maggioranza della società contemporanea. Perfino il Cristianesimo che si affermò affrontando di petto il “nichilismo ante litteram” a Roma e nelle province dell’impero, è stato attraversato e contaminato in modo indelebile dalla “perdita di orizzonte di senso”.
Solo il papa cattolico Francesco, un gesuita salito al soglio di San Pietro, sta “disperatamente” tentando di invertire la tendenza che appare inarrestabile nel contagiare l’intera umanità. Solo quando ci troveremo di fronte al suo successore potremo capire se la sua opera sarà stata la 1^ pietra miliare di un lungo percorso di cambiamento oppure un tentativo fallito come se ne sono visti tanti nella storia millenaria della “chiesa”.
Intanto, chi ha voglia di addentrarsi in un percorso breve ma intenso per capire meglio e su quali basi si è sviluppato il pensiero nichilista nella storia passata e presente, può leggere il saggio filosofico stampato da “Quaderni Edizioni” dal titolo “Siamo tutti nichilisti” e scritto da Antonio Migliorino.
Il sottotitolo “Dal Nichilismo debole all’Umanesimo integrale di Jacques Maritain” anticipa l’intenzione dell’autore di soffermarsi a riflettere su Metafisica e Nichilismo per concorrere a ridare slancio al progetto “cristiano” che, mai come ai tempi moderni, è così necessario.
Infatti, agli albori del 3° millennio, “essere nichilisti vuol dire tutto e il contrario di tutto”. Si può esserlo senza scegliere consapevolmente di esserlo ignorandone il significato!
Ecco perché tenere questo libro tra le mani, scorrerlo soffermandosi anche solo per “titoli” dei vari capitoli, constatare l’attenzione dell’autore “testimoniata” dallo scrupoloso lavoro di richiamo nelle note, può essere un utile esercizio per rendersi conto di quanta strada ha fatto nella cultura contemporanea sulla strada della “caduta di tutti i valori supremi anteriori” sui quali si dovrebbe basare la convivenza sociale.
Infatti, il “nichilista” contemporaneo vive “in un limbo contornato di luci, ombre velenose e tecnologie raffinatissime. Preferisce lo shopping alla lettura, i centri commerciali alle chiese, i social network al Vangelo … si impegnati nella banale ricerca del superfluo!”
Antonio Migliorino si interroga sulla possibilità di “aggirare l’ostacolo”! La risposta, a suo parere, si può trovare nell’Umanesimo Integrale di Jacques Maritain, un filosofo francese, allievo di Henri Bergson, convertitosi al cattolicesimo. Autore di più di 60 opere, è generalmente considerato come uno dei massimi esponenti del neotomismo nei primi decenni del XX secolo e uno tra i più grandi pensatori cattolici del secolo.