In pochi giorni esattamente da lunedì 4 maggio, ad oggi venerdì 8 maggio, l’inquinamento provocato dall’uomo riprende.
Non è di certo un caso che succeda proprio ora che le varie aziende hanno ripreso la propria produzione.
Sarno, Castel Volturno, Ottaviano, Pozzuoli…
Sarno: Il fiume Sarno torna già ad essere inquinato dopo la minima riapertura delle aziende sul territorio; fino a pochi giorni perfino le acque del Sarno, comunemente considerato a livello internazionale come il fiume più inquinato d’Europa, sembravano essere tornate quasi cristalline.
Castel Volturno: una macchia nera che si espande lungo il litorale domizio, alla foce del canale Agnena in provincia di Caserta. Dopo due mesi di lockdown a causa del covid-19, le acque erano tornate cristalline. Ma dopo la riapertura di alcune attività il 4 maggio scorso, il canale è tornato ad essere inquinato
Ottaviano: ancora oggi alcuni abitanti adiacenti alla fabbrica sono sconvolti. La morte di un operaio, un ferito grave …
” La fabbrica aveva riaperto ieri, per effetto dell’ultimo decreto governativo. Secondo alcuni testimoni lo scenario che si è presentato è apocalittico ed alcuni dipendenti, usciti indenni dalla fabbrica che produce plastica e gomma, ipotizzano che ad esplodere sia stata una bombola di gas presente nello stabilimento per le lavorazioni “
Pozzuoli: una forte esplosione e da un blackout elettrico che ha interessato gran parte della città di Pozzuoli. Paura tra i residenti svegliati dal forte boato. Le fiamme e una densa nube di fumo nero erano visibili a centinaia di metri di distanza.
Il vero inquinamento del nostro territorio, della nostra Italia siamo noi.