Era “l’uomo delle stelle” il film di Tornatore su un avventuriero che portava il sogno di Hollywood nei paesi della Sicilia povera del dopoguerra. Atmosfere diverse quelle di oggi ma l’alone resta uguale. Magia. Sogni. Di sindaci che cercano l’effetto Castellabate, Gomorra e “Un Posto al Sole” e poi un po’ scintillìo vip piacciono a tutti. Tutti o quasi in posa- In questi giorni, quasi in contemporanea, Altavilla e Albanella sono “protagoniste” di due distinti progetti di film. Si tratta di progetti, perché come spiegano i responsabili, tra le scene viste girare e la proiezione delle stesse nelle sale cinematografiche o presso un’emittente tv di calibro, c’è una distanza fatta di grosse risorse economiche ancora da investire. Sulle quali mancano gli impegni concreti. Le troupe intannto buttano avanti il loro potenziale creativo, i carabinieri uomini e mezzi. poi si vedrà. Il caso ha voluto che negli stessi giorni i due paesi venivano messi sotto sopra per girare due film. Altavilla è diventato set cinematografico per il film “La Casalese”. O meglio per : “Scegliere quando è impossibile” , film scritto e diretto da Antonella D’Agostino. Il film è ispirato al processo “Spartacus”. Uno dei protagonisti, l’attore Vincenzo Soriano, che vive a Giungano, nel paese silentino molte amicizie e ha insistito perché qualche ciak fosse fatto qui. Mezzi e location: tutto a disposizione. Portiello, Chianca e la Foresta sono stati i luoghi scelti dalla troupe per ambientarvi una vicenda secondaria del film che ha come protagonista un bambino in fuga. Numerose le comparse locali, tra i quali numerosi carabinieri, guidati dai marescialli Mirra e Coppola, con l’avvocato agropolese Catena. Una scena è stata girata all’interno del Parco “La Foresta” e il centro operativo del tutto è stato stabilito presso il centro di residenza per rifugiati di contrada Portiello. Le ragazze africane sembravano le meno eccitate dalla circostanza e con molta naturalezza frequentavano il centro estetico che era stato attrezzato per mere esigenze scenografiche. Più apprensione ha determinato nei più la corsa di una colonna di auto dei Carabinieri che ha percorso le strade cittadine di gran corsa. Un sospiro di sollievo ha accolto la notizia che non c’era nessun latitante arrestato ma solo un film che si stava girando. Si tratta della storia di una donna, “La Casalese” appunto, che lotta per riprendersi un’esistenza spezzata in una terra che, come lei, vive la bellezza come una maledizione. Il film che prende le mosse dalle vicende penali, processuali e private legate alla grande operazione “Spartacus” che nel corso degli anni ha cercato una resa dei conti finale contro il clan camorristico dei Casalesi, dopo le decine di condanne scaturite dalle tre maxi-inchieste contro la cosca. La sentenza, scritta dal giudice aquarese Lello Magi, è nei fatti la vera sceneggiatura. Tra i presenti il regista e sceneggiatore Angelo Antonucci, l’attore Vincenzo Soriano , l’attrice Rosa Miranda e tanti altri ospiti.
ALBANELLA. Il progetto qui è più ambizioso. Sono previste tre settimane di riprese.
La “P.D.R. Produzioni cinematografiche”, si occuperà della realizzazione del film tratto dal libro di Tonino Scala “Ed è subito sera”, diretto dal regista Carlo Insigno. E’ la storia vera della morte di Dario Scherillo, vittima innocente nel 2004 della camorra ucciso per uno scambio di persona. “Non ho esitato neppure per un istante – ha commentato il sindaco Renato Josca – quando mi hanno parlato di questo progetto da realizzare sul territorio”. Il film ha tre personaggi principali: Dario Scherillo, il giovane che viene ucciso, il mafioso denominato Moccuso e un procuratore della Repubblica. In questa cornice s’inserisce non solo il tema dalla camorra, ma anche una situazione psicologica del magistrato, che teme per l’incolumità del figlio. Nel corso delle indagini il magistrato si rifugia in un luogo sicuro, libero dalla camorra, e Albanella rappresenterà questo luogo sicuro, un paese indenne da qualsiasi fenomeno malavitoso. L’idea è trasferire questo messaggio: siamo un paese, dove viene ricercata sicurezza e qualità di vita. Si tratta – finisce Josca – di un film impegnato che sarà trasmesso in tutte le sale cinematografiche d’Italia, ma sarà anche l’occasione per stare insieme e socializzare”. Nella lista degli attori papabili per il ruolo da protagonista spuntano nomi come Leo Gullotta, Michele Placido e Christian De Sica. Per la realizzazione del film si prevede la presenza sul territorio della troupe e degli attori per tre settimane a novembre. Le formule dubitative, presenti nel testo ufficiale inviato alla stampa, sarebbero tutte da studiare. La produzione ha invitato i cittadini a prendere parte alle due giornate di casting che si terranno a breve.
Invidiateci pure, per qualche mese Cinecittà è qui. Tra i nostri boschi e i nostri campi di ulivi.