Da sempre ho pensato che le donne del Cilento dovevano mettersi insieme per conoscersi e confrontarsi. Nei nostri territori e nelle aree interne in generale, poco spazio viene dato alle donne e sulla parità di genere e sulle pari opportunità, rispetto ai paesi del nord Europa, ci sono venti anni di ritardo. In politica, nelle attività manageriali, gli incarichi alle donne, sono molto subordinati al volere del maschio di turno, che “dispone” del futuro e opportunità delle donne che gravitano intorno a lui, al suo partito o endurage. Questo soprattutto a causa della mancanza di tempo vitale delle donne per dedicarsi a queste attività. Una donna, riveste mille ruoli e funzioni, mamma, figlia, lavoratrice, casalinga, cuoca, ecc, e non ha il tempo per partecipare ad incontri riunione e meeting. Diventa quindi una subordinata per certe attività pubbliche e sociali. E quelle che riescono ad occupare degli spazi in questi ambiti, molto spesso sacrificano la loro vita privata, per la conquista di certe posizioni. È questo che a noi donne non piace, il tutto andrebbe equilibrato e le donne dovrebbero imparare a dividere i compiti e non fare sempre tutto, spesso siamo fagocitate dalla vita e dagli impegni e manca il tempo per coltivare amicizie e spazi personali.
Per questo, quando la settimana scorsa Gina Chiacchiero mi hai invitata, all’aperitivo sociale, con donne, ho detto va bene, andiamo a vedere le donne che si incontrano, vediamo cosa si dicono, come si raccontano. Tra l’altro questa iniziativa soddisfava un mio vecchio sentire, quello di raccontare le donne del Cilento e questo giornale “Unico settimanale” poteva essere lo strumento giusto. Giusta occasione per dare spazio alle donne che si impegnano molto e sono testimonianze di vita vera.
Il raccontarsi, significa dare testimonianza di vita ed esempi da percorrere, dietro ad ogni persona c’è tanta costanza e perseveranza e quindi ottima occasione per far toccare con mano cosa c’è dietro ad una donna e quanto lavoro, quanto impegno e fatica devono fare per realizzarsi e prendersi uno spazio.
Mercoledì sera del 3 luglio 2019, ore 19, aperitivo sociale, in questa bellissima location, Agriturismo, Porta Sirena, di Capaccio-Paestum, troviamo ad accoglierci Gabriella, in veste di padrona di casa e promotrice della serata. Chiaramente, quando ci si incontra con persone nuove, ci si guarda, ci scruta e ci si osserva e si dice, bene vediamo cosa succede e cosa muove questa serata e queste donne. Pian piano ci siamo sedute in ordine sparso, e Gabriella con la psicologa D’Angelo, prendono la parola e spiegano alle nuove arrivate il motivo di questi incontri e soprattutto si raccontano come donne. All’inizio sono rimasta un po’ perplessa, due psicologhe ed un aperitivo sociale, quando si parla di sociale, in genere l’associazione ai problemi è immediata. E quindi ho pensato povere noi come siamo messe male, le due studiose che vogliamo affrontare tematiche sociali. Oppure vogliono rimarcare e riprendere il concetto dell’essere donna, di farsi rispettare dai mariti, dai figli e nel lavoro.
Invece il nostro interloquire è stato una chiacchierata, una discussione e il presentarsi di noi tutte, c’è stato un po’ di tutto, ma soprattutto, è emersa la volontà, che le donne vogliono fare squadra, rete e vogliono condividere vita ed esperienza. E che al di là di tutto e delle nostre incombenze, si deve trovare il momento e lo spazio per se stesse.
La serata per me e penso per tutte le altre signore è stata significativa, ma soprattutto, in questi tempi moderni, dove sempre è maggiore la necessita di avere dei punti di rifermento, un po’ come fanno i nostri figli, per non sentirsi soli, fanno squadra o branco. Tutti abbiamo capito che da soli non andiamo da nessuna parte, ma solo l’unione e l’unità di intenti, può far cambiare il sentito comune.
Le donne devono ascoltarsi e fare squadra, diventare propositive sul territorio in cui vivono, e insieme possono diventare parte attiva, senza avere il marito, il fratello, il fidanzato o il papà di turno, che le propone e, le sostiene le incoraggia.
Alla fine della chiacchierata, tutte eravamo più serene, rilassate e contente per non aver mancato a questo appuntamento.
La serata si è conclusa con l’aperitivo o apericena e dietro al buon cibo c’è sempre da dire e da raccontarsi
Durante l’apericena ognuna delle presenti si è relazionata con la persona a lei più affine durante la chiacchierata, oppure si è soffermata con vecchie e nuove amiche ritrovate.
Come prima serata mi è piaciuta tantissimo, ci si augura di essere presenti a tutti gli appuntamenti e a mano a mano ci conosceremo e integreremo. Speriamo di poter fare dei progetti insieme, qualcuna può trovare una opportunità di lavoro in questo gruppo, diventare più forte e più sicura e sentirsi meno sola.
La signora Assunta con la sua azienda al femminile al 90%, che cerca personale, ma che deve essere prima formato e poi avviato al lavoro, il tassello che cambia le cose. Dare opportunità di lavoro, durante un incontro ritengo soprattutto per noi mamme che ci preoccupiamo di creare opportunità prima per i figli, per il territorio e poi per noi stesse, è stato già un bel risultato.
Durante le presentazioni è venuto fuori il mondo al femminile nella sua interezza, mamme che si sono fatte accompagnare dalle figlie, per condividere una esperienza. Quindi generazioni che si incontrano, per conoscere e condividere, per davvero è stata una bella serata speriamo, in un lungo cammino insieme.