Commentare quello che è successo ieri in America, mi procura un senso di disgusto, perché vedere una specie di pagliaccio, che per quattro anni, è stato il Presidente della più importante Democrazia del Mondo, aizzare la folla, per impedire la certificazione della vittoria di Biden, eletto dal voto popolare, è segno di violazione non solo della Costituzione Americana, ma sopratutto dei principi, che sono alla base di uno Stato di diritto. L’America, ieri, per colpa di Trump, ha macchiato la sua democrazia di un vulnus, che inciderà per sempre sulla sua storia e non potrà mai più riportare la democrazia in quel Paese, al suo alone di immacolata purezza. È la notte più buia del sistema democratico americano, perché consente, ancora per due settimane, di tenere al vertice delle sue Istituzioni, un golpista come Trump, che meritava, ieri stesso, di essere arrestato, per il reato di attentato alla Costituzione Americana, che aveva giurato di difendere e che invece l’ha calpestata. Quello che è successo ieri in America, è la conseguenza dei principi di un populismo sfrenato e senza regole, impersonato da Trump, che non riconosce i diritti degli altri e fa ricorso alla violenza, per imporre il suo volere. Da ieri l’America, per merito di Trump, è diventato un Paese, dove i principi democratici, sono stati violati, dal Presidente in carica, per cui l’America non ha più nessun diritto di rivolgersi agli altri Paesi del Mondo e parlare di democrazia. Per cercare di coprire l’immagine di caos e di insurrezione, che ieri l’America ha regalato al.mondo, Trump dovrebbe essere immediatamente destituito, in base all’emendamento numero 25 della Costituzione Americana e sostituito nelle sue funzioni, dal vicepresidente Pence. Se ciò non avverrà, il buio più nero scenderà sull’intera Nazione Americana, con conseguenze imprevedibili sul futuro di quel Paese.
SI È SPENTA LA LUCE, SULLA DEMOCRAZIA AMERICANA
