di Adriana Coralluzzo Nella notte della festa della mamma qualche figlio è uscito dai binari educativi. Rotte le recinzioni in ferro, ignoti si sono introdotti e hanno vandalizzato le sedute, reti interne e ridotto a discarica quello che da mesi è diventato il punto di aggregazione di molti giovani. Merito del comune, dell’assessorato allo sport se i ragazzi che prima non avevano grosse alternative ora possono organizzare tornei di calcio e basket anche serali grazie alle illuminazioni installate. Da poco il sito è stato ripreso attraverso finanziamenti Pon (fondi strutturali europei per la scuola). Questo denaro è destinato alla riqualificazione degli edifici scolastici pubblici: efficienza energetica, messa a norma degli impianti, abbattimento delle barriere architettoniche, dotazione di impianti sportivi e miglioramento dell’attrattività degli spazi scolastici. Il lavoro fatto vicino alla palestra Corinto corrisponde a tutti questi obiettivi, è un piacere sentire gli applausi degli spalti gremiti, passeggiando in Via Padre Pio. Molte società sportive, con l’arrivo delle alte temperature, hanno deciso di dare seguito alle attività all’aperto; ma questa bella realtà è sfruttata anche dai tanti giovani che ora possono giocare in sicurezza a pallone senza dover rischiare per strada. Purtroppo il campo realizzato accanto alla scuola media, come tutte le opere pubbliche, è alla mercé di cittadini che forse poco hanno ereditato dall’èthos greca. È, infatti, paradossale che, il territorio culla dell’antica civiltà possa essere manchevole a tal punto di senso civico da dover prevedere un sistema di telecamere a vigilare sulle nuove strutture.
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