di Biesse
Successe una volta, anni fa, che un gruppo di bambini del comune di Capaccio Paestum frequentanti la scuola primaria del 1° e 2° circolo didattico si attivarono per effettuare un gemellaggio con altri bambini della stessa età di Omegna, un comune di 17.000 abitanti in provincia di Verbania, Cusio, Ossola, sul confine tra il Piemonte e la Lombardia.
Accadde che arrivò a Paestum accompagnati dai loro docenti, qualche genitore e dal sindaco, un gruppo di alunni di Omegna. Conobbero il nostro comune, videro il mare, risalirono la Valle del Calore e si immersero nella storia della Magna Graecia.
Avvenne che anche i nostri alunni, selezionati tra i dieci plessi delle scuole primarie del comune di Capaccio Paestum, risalirono l’Italia intera per approdare sul Lago D’Orta, ai piedi delle Alpi, per andare a scoprire Omegna, il comune di nascita di Gianni Rodari, il maestro-giornalista che parlava ai bambini con un linguaggio dell’altro mondo!
Incredibilmente, il rapporto fu implementato dalla costituzione di un gruppo di lavoro formato, su base volontaria, da docenti delle due scuole di Capaccio al quale si aggregarono altri docenti di Gavirate, Greve in Chianti, Torino, Roccadaspide ed altri ancora …
Fu una buona pratica che si interruppe perché diventò più difficile trovare le vie burocratiche per continuare senza doversi assumere responsabilità che andavano oltre il dovuto, che allargare il gruppo e farne un punto di riferimento nazionale. È giusto ricordare che il tutto fu avviato nell’ambito di un altro grande progetto messo in atto dalla Bimed (Biennale delle arti e delle scienze del Mediterraneo) che fu affossato dalla giunta Cirielli: Expo Scuola.
Siccome ogni buona pianta, per quanto possa essere lasciata incolta dall’incuria umana, trova sempre il modo di riemergere e farsi notare. Ecco che, un’iniziativa di gemellaggio di scrittura creativa tra gli alunni della scuola primaria di Roccadaspide e quelli di una classe, proprio di Omegna, ha riannodato il filo reciso tempo fa.
Infatti, le classi coinvolte hanno svolto il loro di “incontro creativo” intrecciando racconti riallacciandosi alla Dieta Mediterranea, patrimonio Unesco: il tutto in occasione di Expo 2015. Il racconto parte da “Il Pianeta X 213” di Rodari.
Visto il bel risulta
to narrativo, l’IC di Roccadaspide ha deciso di pubblicare il lavoro, grazie allo all’aiuto di un attento genitore, Pietro Gorrasi, che ha fatto da “sponsor”. Le Copie, oltre ad essere distribuite agli alunni delle classi aderenti al progetto, furono inviate anche alla classe gemellata di Omegna.
La docente di quella scuola, Gabriella Strino, d’accordo con la collega di Roccadaspide, Gina Chiacchiaro, ha pensato bene di far pervenire il libro alla giuria del premio “Rodari” che c’è stato all’interno del secondo “Festival della Letteratura per Ragazzi” organizzato nel paese natale di Rodari (Omegna) in occasione del 95° anno di nascita. La giuria del premio ha deciso di assegnare ai piccoli autori un riconoscimento speciale.
Ed è in quella occasione che, dovendo accompagnare l’ins. Chiacchiaro per ritirare il premio, ho rivisitato i luoghi dove, oltre 10 anni fa, si è avviata una delle esperienze professionali più intense della mia vita di maestro.
Ho rivisto la ludoteca, con annessa biblioteca per ragazzi, impiantata al centro di Omegna. Ho camminato per i sentieri del “Parco della Fantasia”, che concede ai bambini (ma va bene anche per gli adulti) di ripercorrere le più belle “liriche” di Rodari. Ho apprezzato la mostra sullo stesso autore costruita, pezzo per pezzo, da Gabriella Strino con lettere e scritti inediti del grande autore, oltre a rappresentare i “laghi” di Rodari con “pesci” “pescati” con l’amo della fantasia. Ho imparato che, come hanno dimostrato ad Omegna, con la cultura si può anche far “mangiare” giovani e meno giovani prendendo proprio dalle necessità culturali della giovani generazioni i motivi per intraprendere e costruirsi un futuro fatto di un lavoro. E non si tratta di un lavoro qualsiasi, ma di un’attività che aiuta a crescere le nuove generazioni dando loro la speranza che un mondo migliore è possibile!
Vedere i bambini di Omegna, poi, seduti per terra in una sala colma di adulti che discutevano su Rodari e si confrontavano sui significati delle pubblicazioni premiate che, pazientemente attendevano il loro turno “brandendo” il libro da loro realizzato, è stata una vera soddisfazione per docenti e genitori. Quando è arrivato il loro momento, preceduto da un altro gruppo di piccolissimi che ha “parlato con la musica” è stata una vera festa: solo in quel momento penso che “Gianni” là, dove si trova ora, avrà sorriso col suo “riso” sornione di chi la sa lunga sui bambini …
Certamente, se fosse stato lì Gianni Rodari, li avrebbe posti al centro della scena, ma i bambini, si sa, sono pazienti come tutti quelli che sanno di avere ragione e non hanno bisogno che qualcun altro gliela dia! …