Il CdA della società consortile PAESTUM IN, riunito d’urgenza il 19 marzo, ha deliberato un secco NO all’aumento ed alla modifica delle esenzioni della tassa di soggiorno come stabilito con la Deliberazione n.5 del 01.03.2019 del Commissario Straordinario del comune di Capaccio Paestum.
Non solo è mancata la dovuta consultazione preventiva della nostra Associazione di categoria, ma questa scelta unilaterale è da considerarsi assolutamente irrispettosa degli operatori turistici e soprattutto dei turisti.
Sbalordisce, infatti, la modalità con cui è stata ufficializzata questa modifica del Regolamento della Tassa di Soggiorno, da noi appresa solo dai “media” locali in assenza di alcuna ufficiale comunicazione, nonché mancata trasmissione della relativa e necessaria informativa da esporre.
Sconcerta la sua entrata in vigore dal primo aprile prossimo, praticamente “ad horas”.
Riteniamo assolutamente ingiustificato, unilaterale e non condivisibile il respingimento della nostra richiesta di incontro del 7 marzo u.s., ufficialmente formulata alla Commissaria e teso ad illustrarLe le nostre osservazioni, dettate dal buonsenso e dall’equità, su un provvedimento frettoloso che, tra l’altro e a nostro parere, non rispetta pienamente quanto al relativo Decreto Legislativo in materia.
Gli Imprenditori Turistici sono ora in grossa difficoltà a dover comunicare questo aumento ai turisti, alle Agenzie e ai Tour Operators che hanno già prenotato da mesi e che, quindi, non accettano la modifica dei contratti. In particolare, oltre al “poderoso” aumento per i minori dai 12 ai 18 anni che dovrebbero pagare una tassa giornaliera che passa da 0 a 2 Euro e che, di conseguenza, porterà ad una sicura diminuzione del turismo studentesco, capitolo importantissimo della destagionalizzazione ricettiva di questo Comune, l’aumento risulta, anche, un grosso disincentivo per le famiglie che subirebbero un aggravio importante della loro spesa di soggiorno. Il tutto, infine, senza considerare l’aggravio di lavoro del personale degli alberghi per sopperire all’immediata necessità di aggiornamenti dei programmi gestionali.
Eravamo riusciti a far “digerire” ai nostri Clienti tale nuova Tassa, nel 2018, spiegando che le somme introitate sarebbero state destinate a favorire il turismo oltre che al recupero, manutenzione e fruizione dei beni culturali ed ambientali, nonché per i relativi servizi pubblici locali.
Ad oggi, invece e benché ufficialmente richiesto, nulla si sa dell’utilizzo di quei fondi raccolti da alcuni dei nostri operatori e versati nelle casse del Comune lo scorso anno.
Mentre assistiamo impotenti alla rinnovata mancanza di servizi, decoro e sicurezza, come invece concordati con la precedente Amministrazione, subiamo un ulteriore aggravio di costi determinato al solo scopo di “fare cassa” e “far quadrare i conti”.
Siamo a conoscenza dei problemi finanziari del Comune ma, gli stessi, non possono essere risolti modificando ed aumentando la tassa di soggiorno e, di conseguenza, penalizzando l’attività turistica che è l’unico settore economico che, annualmente, crea centinaia di posti di lavoro e garantisce reddito a famiglie ed imprese.
Invece, oltre a non fare una seria lotta all’abusivismo, come verificato dallo stesso Ente Comunale, e a non dare esecuzione a quanto normato con il D.L. 50/2017 che, modificando il Decreto del 2011, ha imposto il pagamento della tassa di soggiorno anche su affitti turistici brevi e su strutture non professionali ovvero anche chi decide di affittare una stanza della propria casa, magari attraverso portali come Booking o AirBnB, o di affittare una casa vacanze di proprietà, si è scelta la strada, con queste ulteriori imposizioni fiscali solo sui quei Clienti e sulle quelle Aziende che hanno corrisposto la Tassa nel 2018, di rendere meno conveniente la scelta di questa area come meta turistica, così incidendo sul mercato dei servizi turistici in termini di corretta concorrenza, perdita di competitività e andamento del flusso turistico.
A fronte di una pressione fiscale sproporzionata e tra le più alte d’Italia, sia per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti che i tributi vari che vengono corrisposti ma non corrispondo, per qualità e quantità, ai dovuti servizi, dei continui attacchi sui media relativi a “presunte somme” non versate dagli Albergatori, per le quali tutte ci siamo già attivati per “l’accesso agli atti” e conseguenti nostre azioni, siamo costantemente impegnati su vari fronti, ultimo dei quali la definitiva e piena funzionalità dell’aeroporto “Salerno-Costa d’Amalfi” di Pontecagnano Faiano, per migliorare ed aumentare la ricettività complessiva di questo Comune.
In conclusione, ritenuto che gli Imprenditori Turistici necessitano di provvedimenti che lavorino per l’eliminazione di oneri burocratici e che non gravino sulle imprese senza essere produttivi, considerato invece che agli impegni e alle assicurazioni sulla concertazione con le parti sociali già assunti, segue invero la solita prassi di decidere senza prima “almeno interpellare” i diretti interessati, questo Consorzio ha, unanimemente, deliberato che questo è “un metodo” che non può più andare avanti così e che, pertanto, nella specifica questione di modifica della Tassa di Soggiorno porrà in atto ogni possibile azione al fine di verificare la legittimità dell’atto, anche mediante l’annullamento dell’atto stesso, ovvero a dare mandato, ad un legale di fiducia di verificare se ci sono gli estremi per un ricorso amministrativo teso ad evitare l’efficacia della deliberazione assunta.
A tale succitato scopo, quindi, il CdA di questo Consorzio ha deciso di dare il più ampio risalto a quanto Deliberato, a mezzo integrale pubblicazione, sul sito della società Paestum In (www.paestumin.it) e sulle sue pagine facebook, del proprio Verbale, per permettere, a chiunque ne ravvisi un proprio interesse o necessità, a far pervenire, a questo Consorzio, i suoi contributi e/o suggerimenti in merito.
Il Presidente
Giuseppe Greco