di Vito Gerardo Roberto – [email protected] Roscigno: Una sola via di fuga. Chiuso al transito veicolare e pedonale Roscigno Vecchio. Sono più di 4 anni che la viabilità che collega il comune di Roscigno con gli assi viari principali è in stato pietoso. I gravi fenomeni meteorologici degli ultimi giorni non hanno fatto altro che peggiorare ulteriormente la viabilità nella zona dei comuni interni degli Alburni, soprattutto nel comune di Roscigno. Occorre ricordare, inoltre, che negli ultimi anni l’elenco di tratti di strade chiuse nel Cilento con ordinanze delle istituzioni sovracomunali e non più riaperti sono diversi. Nelle zone degli Alburni e del Calore Salernitano i tratti di strade chiuse da molti anni, che ruotano intorno al comune di Roscigno, hanno il nome della SP 342 nei tratti tra Roscigno e Sacco e tra Roscigno ed il bivio di Corleto Monforte. Purtroppo, dopo i fenomeni meteorologici degli ultimi giorni, il comune di Roscigno è stato costretto ad avviare le procedure per la richiesta dello stato di emergenza e di calamità ed a chiudere le scuole più volte. L’unica via di fuga e di collegamento ancora disponibile per i cittadini di Roscigno è la SP 418, lungo la direttrice Roccadaspide – Capaccio verso Salerno. Oggi, sfortunatamente, però, la SP 418, nel tratto Roscigno – Bellosguardo, non è che un cantiere a tempo indeterminato con buche di tutti i tipi e di tutte le dimensioni. Ad aggravare le condizioni dell’economia turistica di questa parte degli Alburni è giunto, anche, il provvedimento n. 3 del 30.01.2015 con il quale il sindaco del comune di Roscigno ha ordinato “la chiusura al transito veicolare e pedonale nel borgo rurale di Roscigno Vecchia dalla località S. Maria (Cimitero di Roscigno Vecchia) alla località Piè di Santi, in entrambi le direzioni”. In poche parole, se venisse applicata questa ordinanza verrebbe impedito il transito a turisti, pedoni e veicoli nell’antico borgo di Roscigno Vecchio “al fine di eliminare i rischi che minacciano la pubblica e privata incolumità dei cittadini” a causa della presenza di case pericolanti e verrebbe dato il colpo di grazia al turismo diretto verso uno degli attrattori turistici più importanti degli Alburni. L’emissione di questa nuova ordinanza di divieto di transito nel comune alburnino, dopo l’ordinanza di chiusura dell’inverno del 1999 e l’ordinanza di chiusura dell’ottobre 2011, è l’ennesima dimostrazione che gli interventi a pioggia per il recupero e la messa in sicurezza di Roscigno Vecchio, finanziati nel corso degli anni dal Comune, dal Parco, dalla Provincia e dalla Regione, costati svariati milioni di euro, non solo non hanno prodotto ricadute occupazionali dirette di medio e lungo termine nel centro storico, ma non sono stati né sufficienti né ottimizzati nel tempo per impedire ulteriori chiusure del famoso, unico e magnifico centro storico alburnino.
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