Scuola, sospesi gli operatori senza Green pass. Dissente l’Unione Sindacale di Base.
“Da settembre ripartirà l’attività didattica con gli stessi problemi che hanno costretto alla DAD, perché nulla è stato fatto in questi mesi per ripartire veramente in sicurezza”. Secondo Bianchi la scuola è sicura e controllabile grazie al Green pass.
Rimini, il soggiorno estivo di rilevanza internazionale, accorsa località balneare sulla Riviera romagnola, s’infervora col Meeting per l’amicizia fra i popoli; è colma di eccitazione ed entusiasmo con la manifestazione organizzata dal movimento ecclesiale cattolico di Comunione e Liberazione. Torna la sfilata del Governo. Echeggia ancora il rombo della parola presidenziale. Risuona nell’aria con effetti d’eco l’appello “Vaccinarsi è un dovere” del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Non poteva mancare il suo prezioso intervento alla kermesse di Comunione e Liberazione. “La perdita di libertà di alcuni incide sul mondo”. Solo qualche giorno fa ha poi speso un’acuta critica contro i Paesi europei che, come l’Ungheria, si rifiutano di ospitare i migranti, scagliandosi “contro ogni grandezza e le mortificanti ottusità miste a ipocrisia che si manifestano anche in questi giorni”. E dopo Mattarella, l’intervento di Bianchi. Sull’estrema linea di un convegno al Meeting le parole convinte del Ministro della Pubblica Istruzione: “Abbiamo un set di regole chiare, che abbiamo ovviamente dato seguendo le indicazioni del Cts; indicazioni che dicono in maniera molto evidente che tutti coloro che hanno un Green pass sono dentro la scuola, saranno presenti all’inizio della scuola a settembre, invece coloro che non hanno un Green pass, come dice la norma attuale, ovviamente saranno sospesi”. Il fronte scuola per quanto riguarda il personale, insegnanti e operatori, a dire convinto del ministro Bianchi, “è un set chiaro, preciso, un sistema che è facilmente controllabile grazie al Green pass. Quindi stiamo operando per questo: i bambini e i ragazzi nuovamente a scuola. Questo però si fa solo con la partecipazione di tutti, non è solo una questione del governo: è tutto il paese che si rimette in movimento partendo dalla sua scuola. Questo è il significato della mia presenza qui a Rimini: avere coraggio, il coraggio di un paese, il coraggio di tutta la scuola. Sono qui per confermarvi che tutto il Governo sta lavorando per un ritorno in presenza. Noi siamo convintissimi di questo, abbiamo lavorato su questo già dalla primavera, abbiamo portato in presenza tutti i bambini e i ragazzi, abbiamo fatto tutti gli esami di maturità e abbiamo tenuto aperto le scuole anche in estate. In questo momento stiamo investendo una quantità di risorse, oltre due miliardi, come mai si è visto”.
Il Green pass è una Certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità. E’ richiesta in Italia per partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”. È inoltre necessaria per accedere a qualsiasi tipo di servizio di ristorazione al tavolo al chiuso, spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali e ricreativi, sale da gioco e casinò, concorsi pubblici. Sarà necessaria per tornare a scuola in presenza e in mancanza, col prossimo rientro a scuola, tutti gli operatori saranno sospesi.
Al pari d’un coro polifonico, diviso in più sezioni, a seconda delle diverse estensioni vocali, il diffuso dissenso. Canta, fra gli altri, una melodia diversa l’indipendente USB, (Unione Sindacale di Base): “Dopo un lungo periodo caratterizzato da demagogia, mistificazioni e interventi inesistenti, il governo sembra aver trovato una soluzione brillante per garantire la ripartenza della scuola in sicurezza e la continuità dell’attività didattica in presenza: imporre ai lavoratori della scuola una sorta di lasciapassare per poter accedere ai propri luoghi di lavoro. Usb scuola esprime tutta la propria contrarietà al nuovo decreto sul green pass. Innanzitutto, afferma l’USB in una nota, occorre ricordare come il personale scolastico risulti ad oggi la categoria con la maggiore percentuale di vaccinati. Secondo le stime ministeriali, l’86% (ma il dato, come dichiarato dallo stesso ministro Bianchi in conferenza stampa, potrebbe raggiungere il 90%) dei lavoratori della scuola si è già sottoposto alla somministrazione del vaccino. Dal primo di settembre ripartirà l’attività didattica e si presenteranno quegli stessi problemi che hanno costretto studenti e docenti alla didattica a distanza, perché nulla è stato fatto in questi mesi da questo governo per ripartire veramente in sicurezza. Non un centesimo è stato investito per eliminare le classi pollaio, per assumere docenti e personale ata, per riammodernare edifici fatiscenti e avviare la costruzione di nuove scuole. Le classi continueranno a contenere un numero elevato di studentesse e studenti che, probabilmente non vaccinati, potranno continuare a essere ammassati nelle aule dopo aver percorso chilometri in mezzi pubblici strapieni: per il trasporto pubblico locale, infatti, non è richiesto alcun green pass”.
Emilio La Greca Romano