Scuola, “Sicura solo se si ha cura”
Un contest online sul tema della cultura della sicurezza negli istituti, della prevenzione dei rischi e della cura per gli spazi che si vivono. Giornata nazionale lanciata dal Ministero dell’Istruzione. Convocato l’Osservatorio sull’Edilizia scolastica.
“La scuola costituisce una grande e centrale questione nazionale. Nella scuola si cresce, ci si incontra, si sviluppano cultura, affetti, solidarietà, conoscenza reciproca. Si sperimenta la vita di comunità, il senso civico”. Così Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica italiana. Garantire la sicurezza negli edifici scolastici e costruire la cultura della prevenzione: è questo il duplice ruolo che scuole e università sono chiamate a svolgere in quanto destinatarie, insieme ad aziende e pubbliche amministrazioni, del decreto legislativo 81/2008. E’ la scuola il luogo ideale da cui partire per favorire la crescita della cultura della prevenzione dei rischi che accompagni i ragazzi lungo l’arco della loro vita. Il 22 novembre si celebrerà la “Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole”, istituita dalla legge 107/2015, per ricordare le vittime degli incidenti avvenuti nelle scuole ed, in particolare, per fare memoria dei tragici eventi occorsi nel Liceo scientifico statale Darwin di Rivoli, il 22 novembre 2008, nella Scuola “Jovine” di San Giuliano di Puglia nel 2002, nella “Casa dello Studente” dell’Aquila nel 2009. Il nostro concorrere nella scuola, anche in questo caso, pare essere più quello di misurarsi con gli altri nel fornire il proprio contributo, piuttosto che lottare per vincere un premio. Si partecipa spesso, per fortuna, a contest con questo fine salutare. Il tema aggregante, questa volta, è quello della cultura della sicurezza nei tantissimi Istituti disseminati sul territorio nazionale. Studenti e personale scolastico così si troveranno insieme, per volontà del Ministero della Pubblica Istruzione, il 22 novembre, per argomentare sulla prevenzione dei rischi e della cura per gli spazi che si vivono. “Sicura solo se si ha cura”, è stata denominata così la campagna social. Al centro dell’incontro le linee di finanziamento per l’Edilizia scolastica e gli investimenti in materia di infrastrutture previsti nel Pnrr. Le istituzioni scolastiche del Paese sono state invitate, fino al prossimo 26 novembre, a pubblicare i contenuti social utilizzando l’hashtag #scuolasicura. La sicurezza scolastica vuol dire per prima cosa solidità strutturale, con ambienti resistenti all’uso e alle emergenze. Sicurezza a scuola si traduce poi in quanto luce, aule ampie, colori, ma anche cura degli spazi e delle relazioni creando le condizioni per facilitare gli apprendimenti. Stare sicuri, inoltre, è sentirsi compresi e ascoltati. In tal senso i giovani del mondo scuola hanno inteso la sicurezza e hanno iniziato a rispondere all’iniziativa. Alunni, alunne, docenti, dirigenti e personale Ata sono stati sollecitati a partecipare pubblicando sul profilo Instagram della scuola o su altri canali online messaggi, video e foto che rispondano alla domanda: “La scuola è sicura se?” “Sicura solo se si ha cura” è una campagna coinvolgente e interessa tutti i protagonisti della scuola; nasce col fine di stimolare riflessioni sulla questione e coinvolge anche gruppi di apprendimento entro la realtà scolastica. L’interesse e il confronto su questo argomento si pone come elemento essenziale per fare sempre più sicura la nostra scuola; per costruire una scuola in sicurezza sia in termini ambientali che comportamentali ed esistenziali. Questa iniziativa è, in sostanza, un affacciarsi comune sul bene di tutti. La finalità della Giornata, dunque, è sensibilizzare la comunità scolastica sull’importanza della sicurezza e della prevenzione degli incidenti ed infortuni scolastici. Nell’occasione, come ogni anno, il Ministero dell’istruzione e’ impegnato a promuovere, valorizzare e condividere le attività e le iniziative realizzate dalle scuole sul tema. Non si tratta di un obiettivo secondario, necessita di un impegno assiduo e congiunto e altamente attenzionato dalla contestualità scolastica col fine di promuovere, diffondere informazioni, azioni, stili corretti, buone pratiche e vivere momenti formativi. Il Ministero dell’Istruzione si augura che diffusamente nella scuola si concretizzino dinamiche volte a determinare l’ampia conoscenza dei rischi legati al contesto territoriale, alla promozione della cittadinanza sociale degli studenti per la riduzione dei pericoli e alla diffusione della cultura della sicurezza per la tutela della persona umana. Diverse sono le Associazioni e le Fondazioni che da anni sono impegnate su questo tema e affiancano il governo scolastico centrale. L’auspicio di questa azione della scuola del fare è che la ricorrenza simbolica della giornata per la sicurezza nelle scuole divenga medium per l’educazione all’assunzione delle responsabilità di ciascuno, per la protezione di tutti. In occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita ai sensi dell’art. 1, comma 159, ultimo periodo, della legge 13 luglio 2015, n. 107, è convocato l’Osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica previsto dall’articolo 6 della legge 11 gennaio 1996, n. 23. La riunione si terrà presso la sede del Ministero dell’istruzione, Sala Aldo Moro, in viale Trastevere. Dopo l’apertura dei lavori dell’Osservatorio da parte del Ministro dell’istruzione, Prof. Patrizio Bianchi si farà il riepilogo dei programmi e dei finanziamenti in materia di edilizia scolastica e saranno presentati gli investimenti infrastrutturali a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Lo scorso anno, la giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole ha sempre avuto l’obiettivo di ricordare le vittime degli incidenti avvenuti nelle scuole italiane e di promuovere, valorizzare e condividere le attività e le iniziative realizzate dalle scuole sui temi della sicurezza e della prevenzione dei rischi, sono state ugualmente promosse nelle scuole iniziative didattiche, formative e informative per la diffusione della cultura della sicurezza; si trattò di iniziative particolarmente significative in un momento di particolare crisi e incertezza in cui anche le scuole dovettero modificare abitudini e comportamenti a causa del Covid-19. A decorrere dall’anno 2016, è istituita nella data del 22 novembre di ogni anno la Giornata nazionale per la sicurezza scolastica. Per l’anno 2015, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca si impegnò a sostenere le eventuali iniziative già previste dalle organizzazioni civiche aventi competenza ed esperienza in materia di edilizia scolastica. Il legislatore in passato, inoltre, attribuì all’INAIL, tra le altre funzioni, la “…promozione e divulgazione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro nei percorsi formativi scolastici, universitari e degli Istituti dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica..” assegnandogli di fatto il ruolo di principale riferimento istituzionale in questa specifica materia. Dal dossier scuola dell’Istituto, si rileva: “La Scuola è il luogo primario nel quale la formazione alla salute e alla sicurezza può trovare un terreno fertile nel quale radicarsi e divenire così patrimonio dell’individuo e del gruppo, fin dai primi momenti di socializzazione. Un luogo in cui la didattica e l’educazione possano assolvere la propria funzione tradizionale, affiancandola a quella di orientamento e di accompagnamento per le nuove generazioni in uno sviluppo che renda i futuri cittadini, soggetti informati e consapevoli. La formazione è anche processo di progressiva costruzione di identità che, in quanto avente a oggetto esseri umani fin dalle primissime età e poi in tutte le successive fasi dello sviluppo cognitivo-psicologico-emotivo, rappresenta un percorso particolarmente delicato che deve tener conto della trasformazione dei modelli sociali e culturali in atto nella società. Ad affiancare la scuola e la famiglia nel compito di formare e di informare, oggi troviamo, in maniera sempre più presente, anche i media. E ciò rappresenta, per quella che sarà l’opinione pubblica di domani, una grande responsabilità sia sulle opportunità che sui limiti e sui pericoli. È quindi necessario intendere l’utilizzo dei media come una sorta di “educazione alla fruizione” e di “educazione alla comprensione”. Le immagini sono uno strumento particolarmente flessibile e, pertanto, particolarmente adatto a coniugare finalità didattiche, formative, informative, ludico-divulgative e contenuti di carattere normativo, giuridico e scientifico di particolare complessità: il cinema e il teatro, l’utilizzo dello strumento artistico nelle sue varie forme, il cartone animato, il videogioco, i supporti multimediali, cortometraggi ed esperimenti radiofonici, fumetti e videoclip possono trasformarsi in altrettanti supporti alla veicolazione di valori quali quelli della salute e della sicurezza nei luoghi di studio, di lavoro e di vita quotidiana di sicura efficacia. Per questo, in un contesto scolastico, la proiezione di un film diventa occasione in cui si possono sviluppare occasioni di confronto e dialogo tra insegnanti e alunni, con possibilità di acquisizione di nuove chiavi di lettura che rendono il linguaggio del cinema strumento di formazione. Anche il teatro, in ambito pedagogico, assume particolare rilevanza come fattore di sostegno dello sviluppo dei giovani in età scolare, quale strumento di crescita e di maturazione dei giovani alunni attraverso percorsi evolutivi talvolta particolarmente complessi e articolati. L’Inail è fra le Istituzioni che riconosce particolare efficacia anche a tali strumenti attraverso i quali portare all’interno delle scuole i valori e la cultura della prevenzione. Sia al centro che sul territorio, l’Istituto ha realizzato negli anni diversi progetti dedicati alle tematiche della salute e sicurezza destinati ai ragazzi sin dai primi anni della scuola primaria fino agli ultimi anni della secondaria di secondo grado, oltre che agli insegnanti e ai dirigenti scolastici”.
Emilio La Greca Romano