Scuola, pronte le Ordinanze sugli Esami di Stato del primo e del secondo ciclo
Bianchi: “Verso il progressivo ritorno alla normalità … Dobbiamo rimetterci in cammino verso la normalità e guardare al futuro, lavorare alla scuola che vogliamo costruire insieme”. L’esame del primo ciclo quest’anno prevede due scritti, uno di italiano e uno relativo alle competenze logico-matematiche. Il 22 giugno, avrà inizio l’Esame di Stato in presenza. Nel secondo ciclo torneranno la prova scritta di Italiano e la seconda prova d’indirizzo.
“Le scelte di oggi, afferma il Ministro Bianchi, rientrano nel percorso di progressivo ritorno alla normalità che stiamo realizzando. Non siamo ancora fuori dalla pandemia, ma già quest’anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito una maggiore continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno. Abbiamo tenuto conto, come era giusto fare, degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi. Per questo, ad esempio, nel secondo ciclo, affidiamo la seconda prova scritta alle interne, che conoscono i percorsi personali degli studenti. Dobbiamo rimetterci in cammino verso la normalità e guardare al futuro, lavorare alla scuola che vogliamo costruire insieme”.
Approntate le Ordinanze degli Esami di Stato 2022. Organizzazione e modalità di svolgimento sia per il primo che per secondo il ciclo sono state definite nel documento. Al momento le Ordinanze sono state trasmesse al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (Cspi). Il Consiglio dovrà rispondere a breve e dare il proprio parere. Alle varie organizzazioni sindacali è stato mostrato il contenuto. A seguito dell’iter amministrativo saranno destinati alle competenti commissioni parlamentari, come previsto dall’ultima legge di bilancio. Sono previste, in sostanza, le prove scritte; un ritorno al passato quindi, fatto tutto di normalità, fuori il perimetro dell’emergenza Covid. I documenti, fra l’altro, predispongono alcune specifiche: gli scritti si svolgeranno in presenza; sarà possibile fare ricorso alla videoconferenza esclusivamente in presenza di candidati costretti al proprio domicilio e in possesso di adeguata documentazione.
Per l’esame del secondo ciclo si prevede quindi un ritorno alla prova scritta di Italiano e alla seconda prova d’indirizzo. Quest’ultima sarà predisposta dalle commissioni d’esame. Seguirà poi un colloquio. La data d’inizio è il prossimo 22 giugno. Il primo scritto avrà inizio alle ore 8.30. Ovviamente la prima prova sarà predisposta, come in passato, su base nazionale. Torneranno le sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Tra queste i candidati avranno facoltà di scelta. Altra data importante per i maturandi è il 23 giugno. Proseguirà infatti l’esame con la seconda prova scritta, una prova differenziata per ogni specifico indirizzo.
La prova avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Le discipline si conosceranno alla fine dell’iter formale delle Ordinanze. Le varie commissioni predisporranno le varie rispettive prove. Tanto per restare in aderenza al programma effettivo sviluppato. Seguirà il colloquio. Inizierà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) che sarà sottoposto al candidato. Il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica; analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. La commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno. Il Consiglio di Classe, entro il 15 maggio prossimo, come in passato, elaborerà il documento con il percorso formativo fatto dagli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti, ponendo attenzione all’insegnamento trasversale dell’Educazione civica. “La valutazione finale, dal MI, resta in centesimi. Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Le prove scritte peseranno fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi , che pure saranno svolte e lo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento non costituiranno requisito di accesso alle prove”. L’esame del primo ciclo prevede due scritti, uno di italiano e uno relativo alle competenze logico-matematiche. Sempre nel primo ciclo è previsto un colloquio. Sarà utile per accertare anche le competenze della lingua inglese, della seconda lingua comunitaria e dell’insegnamento dell’Educazione civica. In decimi la votazione finale. La lode sarà possibile con deliberazione all’unanimità della Commissione. Per quanto riguarda l’ammissione all’Esame, la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso . L’Esame si svolgerà in presenza , nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022. Gli studenti delle scuole secondarie superiori non ci stanno. Si mobilitano per protestare contro l’esame di maturità. Contestano la modalità. A dire della rappresentanza studentesca, non viene tenuto in considerazione l’ultimo triennio di scuola. Una scuola costretta alla pratica didattica a singhiozzo, fra modalità mista e a distanza. “Staremo sotto al Ministero dell’Istruzione e nelle piazze del Paese” afferma Tommaso Biancuzzi della Rete degli Studenti Medi “Abbiamo aspettato fin troppo: servivano certezze per gli studenti e non patiboli. L’esame così rischia di essere una condanna per tutti noi. Vogliamo un esame senza scritti e con una tesina che ci permetta di studiare, studiare e collegare quello che abbiamo imparato in questi anni. Basta giocare sulla nostra pelle”.
Emilio La Greca Romano